Nelle Marche, tra il 2011-2021,
il numero degli addetti del settore credito sono diminuiti di
oltre il 40% (dato nazionale pari al 16%) passando da 9.068 a
5.428 addetti; gli sportelli sono scesi del 40% (rispetto al 35%
nazionale) da circa 1.200 a 715. Il quadro si evince dal
rapporto statistico "Banche e istituzioni finanziarie:
articolazioni territoriale" della Banca d'Italia.
Nel 2021 il dato Marche è stato ancora più pesante: la rete
degli sportelli è diminuita del 9,5%, a fronte di una riduzione
nazionale del 7,8%, e peggiore è stata la diminuzione del
personale che si è ridotto del 11,64%, contro un dato nazionale
del 2%. I Comuni serviti da banche erano 213 nel 2011 ed ora
sono rimasti 177 (meno 17%) sui 225 comuni della regione Marche;
una copertura che passa da oltre il 90% al 78% a fine 2021.
"Questo fenomeno è ormai conosciuto come desertificazione
bancaria", commenta Federico Sora, segretario generale Fisac
Cgil Marche. "Anche i dati dei prossimi piani industriali delle
aziende bancarie in corso, ed in proiezione per il 2025,
prevedono ulteriori tagli sia al personale che al numero degli
sportelli nei territori. Una preoccupante diminuzione è prevista
dal Piano del gruppo Intesa Sanpaolo, ormai diventata la banca
più presente nelle Marche, che ridisegnerà il modello di banca
con una sempre maggiore rilevanza della banca digitale e online
rispetto alle strutture fisiche nei territori, applicando in
maniera "spinta" un modello ampiamente adottato in tutte le
banche italiane". "La Fisac e tutta la Cgil delle Marche
opereranno - dichiara Daniela Barbaresi, segretaria generale
Cgil Marche - affinché nei prossimi confronti sindacali e nei
piani industriali delle aziende e gruppi bancari si affronti il
problema della desertificazione".
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