Per il personale scolastico guarito da Covid19, la Regione Marche scrive al sottosegretario all'Istruzione e all'Ufficio Scolastico regionale per "evitare inasprimenti 'extra legem'". Secondo il presidente Francesco Acquaroli e l'assessore all'Istruzione Giorgia Latini è "inaccettabile sospendere docenti andando oltre le norme nazionali vigenti". La giunta chiede un chiarimento in particolare su alcune note dell'Usr dirette al Coordinamento Comitati Guariti da Covid-19 e riferite a insegnanti e personale scolastico.
La questione, spiegano Acquaroli e Latini, "riguarda principalmente la gestione del personale scolastico con Green pass ottenuto dopo la guarigione e la scadenza dei termini dell'obbligo vaccinale. Secondo l'interpretazione dell'Usr, che noi contestiamo, tale personale risulterà inadempiente trascorsi 90 giorni dalla data di certificazione di positività, nel caso in cui non abbia ricevuto alcuna dose di vaccino o nel caso in cui abbia contratto l'infezione entro 14 giorni dalla somministrazione di una dose di vaccino". "Nel caso di personale che abbia concluso il ciclo vaccinale primario, - proseguono - l'inadempienza scatterebbe decorsi 120 giorni. Questa interpretazione è restrittiva rispetto alle norme nazionali vigenti e non trova riscontro nell'impianto legislativo che non prevede tali obblighi tassativi, ad esempio entro i 90 giorni.
In questo modo vengono inasprite le misure ben oltre le prescrizioni di legge. Va ricordato che gli insegnanti rischiano di essere sospesi e assegnati ad altra mansione. Siamo ormai abituati a questo atteggiamento ma non possiamo accettarlo".
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