Don Luigi Giussani, fondatore
del movimento di Comunione e Liberazione, è stato "per tanti,
maestro e guida nello scoprire la musica, nel trarne godimento,
viverla come occasione di crescita personale. Qualità
riconosciutegli anche da molti valenti critici e musicisti". Per
questo, per il Centenario della nascita di don Giussani il
Teatro delle Muse di Ancona ospiterà il 13 maggio "La nota della
vita", un concerto con musiche di Chopin, Mozart, Donizetti e
Schubert eseguite dalla Form, Orchestra Filarmonica Marchigiana
diretta da David Crescenzi, con Bruno Bizzarri al pianoforte e
Alessandro Fiocchetti tenore e la partecipazione straordinaria
di Iaia Forte che leggerà testi di Luigi Giussani.
L'evento è stato presentato in Regione dagli assessori alla
Cultura, Giorgia Latini, e al Bilancio, Guido Castelli, con il
presidente Form Marco Manfredi, al direttore Form Fabio Tiberi,
Delio Mattiacci (presidente Associazione Amici del
pellegrinaggio Macerata Loreto), Carla Silenzi (Centro culturale
Miguel Manara di Ancona), Gilberto Santini (direttore Amat);
videocollegati Roberto Fontolan, direttore Centro internazionale
di Comunione e Liberazione e l'attrice Iaia Forte.
Sono state ricordate le frasi scritte dal direttore
d'orchestra Riccardo Muti per l'80/o compleanno di don Giussani:
"Grazie per quello che lei ha dato alla musica, indicandola a
tanti giovani come l'esperienza che più ci comunica il mistero,
come strada per la ricerca della felicità". L'iniziativa è stata
accolta dal Centro internazionale di Cl per le celebrazioni; il
concerto verrà riproposto da Tele 2000. "Per la Regione è un
onore evidenziare l'importante ricorrenza - hanno detto Latini e
Castelli - l'appuntamento ha il merito di ricordare un grande
personaggio, un intellettuale ed educatore straordinario. Un
maestro che ha saputo accompagnare i giovani nel cammino della
vita introducendoli alla musica. Con la bellezza, ha plasmato le
nuove generazioni. Così il suo movimento, fondato sulla capacità
di formare la persona nella sua interezza. Giussani raccontava
di aver percepito l'esistenza stessa di Dio da un'intuizione
nata ascoltando la musica classica in quella nostalgia di
infinito che la musica esprime".
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