Tra il 2017 ed il 2019, i
consorziati del Consorzio Marche Spettacolo hanno registrato una
crescita del valore di produzione totale pari all'8,3%,
distribuendo economie sul proprio territorio di riferimento
(oltre 7.500 i fornitori coinvolti), attirando finanziamenti
nazionali, e generando occupazione con l'impiego di risorse
umane cresciuto del 6,6%. Solo nel 2019, il valore di produzione
ha raggiunto 48,9 di euro (+8,3% sul 2017), il valore
distribuito ai fornitori regionali è stato di 12,8 mln di euro,
gli occupati sono stati 2.437 con 369 compagnie coinvolte. In
aumento gli spazi gestiti e cogestiti, gli scambi
internazionali, le iniziative di welfare culturale per il
benessere psicofisico in residenze per anziani (+20,8%),
contesti di accoglienza migratoria (18,8%), carceri (17,8%),
contesti di cura per disabilità fisica o psichica (15,8%). Sono
alcuni dei dati del report "Per un bilancio sociale dello
spettacolo dal vivo delle Marche" realizzato dal Consorzio
Marche Spettacolo nel triennio pre-Covid presentato oggi in
conferenza stampa presso la Regione Marche. La ricerca è stata
condotta tra i consorziati, con il sostegno della Regione, e con
il contributo dei ricercatori dell'Aicon (Associazione Italiana
per la promozione della Cultura della Cooperazione e del No
Profit) dell'Università di Bologna. La fotografia emersa è stata
quella di un settore in crescita ma fragile, come ha dimostrato
l'impatto della pandemia che "ha improvvisamente rovesciato le
carte in tavola". "Dopo le chiusure e le criticità - secondo i
vertici del Cms, Katiuscia Cassetta e Lucia Chiatti - il report
ci permette di ripensare il ruolo dei teatri oggi e di
progettare il teatro di domani". In arrivo una nuova stagione di
bandi. Innovazione, inclusione, welfare sociale le linee di
sviluppo più interessanti.
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