I Carnevali storici di Avola,
Acireale, Cento, Foiano, San Giovanni in Persiceto, Sciacca,
Putignano, Tempio Pausania e Fano hanno sottoscritto oggi un
protocollo d'intesa per la candidatura al ministero della
Cultura ed il riconoscimento come patrimonio immateriale
dell'Unesco. Ad avviare il percorso è stato il Carnevale di
Fano, uno dei più antichi in Italia.
"C'è bisogno di allegria dopo un periodo di difficoltà - spiega
il sindaco di Fano Massimo Seri -. Il Carnevale per queste città
è un tratto identitario e culturale che merita di trovare una
corrispondenza adeguata. Ogni Carnevale porta con sé la storia
di ogni città, ci sono maestranze, materiali, sfumature
consolidate nel tempo. Il difficile arriva ora, visto che ci
sarà da preparare un dossier nutrito e all'altezza delle
aspettative. Il Carnevale è una cosa seria".
Secondo Angelo Boscarino dell'agenzia Bia, che collaborerà al
dossier, "valorizzazione e promozione saranno le bussole con cui
orientarci. Si tratta di un progetto complesso, ma affascinante
dal punto di vista tecnico. Sono tanti i passi da affrontare,
quali le micro-narrazioni e il racconto all'interno di una
visione condivisa. Questi progetti funzionano se funziona la
comunità che vi sta all'interno. C'è l'intento comune di creare
un binario unico su cui correre tutti".
A sostegno del progetto il presidente della Regione Marche,
Francesco Acquaroli, e l'assessore regionale alla Cultura,
Giorgia Latini. Un impulso alla candidatura l'ha dato anche il
prof. Leandro Ventura, direttore del servizio per la tutela del
patrimonio immateriale del Mic. "Siamo convinti che insieme si
potrà fare un bel lavoro" ha concluso l'assessore al Turismo di
Fano Etienn Lucarelli.
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