La Squadra Mobile della Questura di
Fermo ha dato esecuzione a 4 misure cautelari di custodia in
carcere emesse dal gip del Tribunale a seguito dell'indagine
avviata dopo il 28 aprile, quando
un gruppo di sei nordafricani fece irruzione nel pronto soccorso
dell'ospedale di Fermo che era stato accompagnato nel nosocomio
dalla Polizia di Stato per le lesioni subite a seguito di
un'aggressione con un'arma da taglio. Il 28 aprile il giovane
paziente fu sollevato di peso da alcuni stranieri, uno dei quali
gli strappò dal braccio l'ago della flebo, mentre gli altri
ostacolavano ed aggredivano i due poliziotti della Volante che
lo assistevano. Furono momenti di terrore per i medici e i
pazienti presenti al Pronto Soccorso. Il gruppo uscì con il
ferito, minacciando e aggredendo i due agenti, che comunque
riuscirono a bloccare uno dei giovani, mentre gli altri
riuscirono a fuggire. Era stata comunque individuata l'auto
utilizzata dal gruppo: all'interno c'erano armi, coltelli ed una
mannaia di circa 30 centimetri. Le indagini della Squadra
Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno
permesso di identificare gli altri, grazie a testimonianze e
alle immagini della videosorveglianza. Resistenza aggravata a
pubblico ufficiale, lesioni aggravate, possesso ingiustificato
delle armi rinvenute, interruzione di pubblico servizio ke
accuse ai giovani, che hanno circa 20 anni, di nazionalità
tunisina ed egiziana, tre dei quali già noti agli investigatori
in quanto spesso identificati quali autori di rapine, lesioni,
spaccio di stupefacenti, rissa, furti, porto abusivo di armi,
ricettazione e danneggiamento.
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