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Strage discoteca:al via processo, chiesti 1.300 testimoni

Strage discoteca:al via processo, chiesti 1.300 testimoni

Ancona, 'filone amministrativo' su condizioni locale e permessi

ANCONA, 03 giugno 2022, 20:40

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   Sono oltre 1.300 i testimoni richiesti dalle parti del processo, che ha preso il via oggi ad Ancona, per la strage della discoteca "Lanterna Azzurra" di Corinaldo in cui morirono cinque minorenni e una madre 39enne, schiacciati nella calca dopo spruzzi di spray al peperoncino e dopo il cedimento di una balaustra arrugginita all'esterno de locale, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre del 2018. Si tratta del cosiddetto filone amministrativo della vicenda processuale in cui sono imputate nove persone fisiche e la società Magic srl per accuse che vanno dalla cooperazione in omicidio colposo plurimo e lesioni, al disastro colposo, falso ideologico e apertura abusiva di un locale.
    Il giudizio, verte in particolare sulle carenze di sicurezza della discoteca, ex magazzino agricolo, e sui permessi per la riapertura concessi dalla commissione di vigilanza nel 2017. Si svolge davanti al giudice monocratico Francesca Pizii che dovrà esaminare le eccezioni preliminari, le richieste di costituzione di parte civile e la lista dei testimoni che verranno effettivamente chiamati a deporre in aula.
    Gli imputati sono il sindaco Matteo Principi, il geometra dello sportello Suap Massimo Manna, Quinto Cecchini, tra i gestori della discoteca, Rodolfo Milani, vigile del fuoco, Francesco Gallo dell'Area Vasta (Asl) 2, Massimiliano Bruni, esperto in elettronica, Stefano Martelli, responsabile servizio polizia locale e due ingegneri, Francesco Tarsi, consulente esterno della Magic e Maurizio Magnani, che ha lavorato per la famiglia proprietaria della discoteca.
    Per altri imputati che avevano scelto il rito abbreviato il tribunale aveva emesso in precedenza sette condanne a pene comprese tra i tre e i cinque anni anni; altre due persone avevano patteggiato. In un procedimento parallelo, in sede d'appello, erano state inflitte pene tra i 10 anni e 9 mesi e 12 anni, 6 mesi e 20 giorni ai sei componenti della cosiddetta 'banda dello spray' (giovani del Modenese) che seminò il panico nella discoteca con spruzzi di spray al peperoncino per compiere furti e rapine di catenine ai danni dei ragazzi che attendevano un dj set di Sfera Ebbasta. Prossima udienza il prossimo 12 luglio.
   

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