Nelle Marche, 5mila profughi ucraini da inizio guerra, prevalentemente donne, bambini ed anziani che si aggiungono ai 1.820 migranti già presenti nei centri di accoglienza e 1.084 nei centri Sai della Regione.
Numeri che attestano la percentuale di distribuzione dei migranti pari al 3% secondo i dati, aggiornati al 30 maggio scorso, forniti dalla Cgil in vista della Giornata internazionale del Rifugiato del 20 giugno prossimo.
"Chiediamo alla Regione - commenta Rossella Marinucci, segreteria regionale della Cgil Marche - di promuovere un tavolo permanente di confronto e collaborazione fra soggetti istituzionali e sociali, organizzazioni sindacali e associazioni che si occupano di accoglienza, per essere sempre più in grado di rispondere alla complessità dei bisogni degli uomini e delle donne in fuga dai pericoli e dalle guerre". Accoglienza affidata a tanti operatori e operatrici all'interno dei centri di accoglienza, "che in questi anni - conclude Marinucci - hanno svolto un lavoro qualificato e indispensabile, spesso non adeguatamente riconosciuto a livello professionale, e per niente facilitati dalle continue modifiche della normativa di riferimento, oggetto di un aspro confronto politico che ha determinato un quadro restrittivo dei diritti umani"..
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