"Da alcune settimane si sono intensificate le segnalazioni di diversi richiedenti asilo che recandosi presso la Questura di Ancona provavano inutilmente ad accedere alla procedura di protezione internazionale". Lo denuncia l'Ambasciata dei diritti Ancona: "a queste persone non è stata fatta formalizzare la richiesta e la motivazione riportata dai responsabili è stata la mancanza di posti disponibili nel sistema di accoglienza gestito dalla Prefettura di Ancona".
"Tale situazione fuori dalla legge continua da tempo e alle segnalazioni presentate ai due enti - lamenta l'Ambasciata dei diritti - otteniamo come risposta solo il rimpallo delle responsabilità". "Ricordiamo che il Decreto legge 18 agosto 2015, n. 142 nell'art. 1 co. 2 e 3 obbliga l'amministrazione ad adottare immediatamente le misure di accoglienza: le misure de decreto si applicano dal momento della manifestazione della volontà di chiedere la protezione internazionale; si applicano anche ai richiedenti protezione internazionale soggetti al procedimento previsto dal regolamento (UE) n. 604/2013, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che stabilisce criteri e meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale". L'associazione ricorda sentenze secondo le quali "la Questura non ha potere di filtro o decisionale e deve al più presto formalizzare le richiesta senza subordinare la formalizzazione a nessuna altra condizione". E la "competenza di organizzare le strutture destinate all'ospitalità spetta alla Prefettura. A quanto pare però le capacità di previsione dei posti necessari per una accoglienza degna falliscono puntualmente".
"Tra i ragazzi lasciati per strada - riferisce l'Amb. diritti - vi sono casi di estrema vulnerabilità che li espongono a notevoli rischi. Per queste ragioni la Questura deve far formalizzare nel più breve tempo possibile le richieste di protezione e la Prefettura deve trovare una soluzione immediata per coloro che si sono fatti identificare come richiedenti asilo e vivono per strada. Vista la situazione emergenziale invitiamo chi di dovere a porre in essere subito un centro o più centri di accoglienza degni".
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