Aumentano del 30,6% gli
infortuni sul lavoro nelle Marche nel periodo gennaio-maggio
2022 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A
crescere soprattutto gli infortuni di under 19 (+116,5%) e donne
41,9%, rispetto agli uomini con un +23,1%. Gli infortuni con
esito mortale nelle Marche sono stati nove, in aumento rispetto
all'anno precedente. E' il quadro che emerge dai dati Inail
elaborati dalla Cgil Marche, relativi a gennaio-maggio 2022.
L'aumento degli infortuni più consistente nel settore dei
trasporti e nel magazzinaggio (+241%), ma anche in sanità e
assistenza sociale (+61%), nelle Costruzioni (+51,9%).
Nell'industria, la Meccanica registra un aumento del 26%
mentre nella chimica e nella gomma plastica l'aumento è del
14,4%, nella lavorazione del legno e mobili +10,8%. In calo,
-13,2%, gli infortuni nel calzaturiero e nell'abbigliamento,
conseguente alla crisi del settore (anche per gli effetti delle
sanzioni che hanno colpito l'export nelle aree interessate dal
conflitto russo-ucraino) e nel settore del commercio -9,9%. Per
le denunce di malattie professionali, si registra nel complesso
una riduzione del 3% tenendo conto che la flessione riguarda la
popolazione maschile (-4,8%); nell'occupazione femminile le
denunce di malattia professionale sono in aumento del 1,4%.
"Occorre accelerare i controlli da parte degli organi ispettivi,
ma soprattutto - dichiara Giuseppe Galli, segretario regionale
Cgil Marche - va ricercata una nuova collaborazione tra tutti
gli attori della sicurezza in azienda per migliorare gli
ambienti di lavoro e renderli più sicuri".
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