Per oltre un anno è stato indagato
con l'accusa di falso e truffa aggravata per poi vedersi
prosciolto da ogni accusa perché il fatto non sussiste. "Ma il
danno che ho subito è stato pesante e ne pago tuttora le
conseguenze": a dirlo all'ANSA - raccontando la vicenda che lo
ha visto coinvolto - è Patrik Bresciani, 45 anni di Fiastra
(Macerata), La Guardia di finanza lo aveva messo sotto la lente
della giustizia per aver "indebitamente" - secondo l'accusa -
percepito il Cas, contributo di autonoma sistemazion,e a seguito
del crollo della sua abitazione per il terremoto del 2016. A
maggio scorso l'archiviazione. "Giustizia è stata fatta, ma
senza dubbio resta il danno per il mio assistito", commenta
l'avvocato Tiziano Luzi, di Civitanova Marche, che ha seguito il
caso. Tutto ha avuto inizio nel 2021 con un controllo a campione
delle Fiamme Gialle su Cas e Sae. "Una ventina di giorni prima
della grande scossa di terremoto del 30 ottobre 2016 - racconta
Bresciani - presi la residenza a Fiastra, presso la casa dei
miei genitori, dove avevo intenzione di vivere stabilmente,
lasciando Bolzano, dove in quel periodo lavoravo". "Neanche il
tempo di organizzarmi e il sisma mi distrusse l'abitazione -
ricorda ancora l'uomo - e quindi feci prima richiesta del Cas e
poi della Sae. Ma secondo la Finanza non ne avevo diritto,
perché lavoravo a Bolzano e così mi sono ritrovato indagato e
con tutti i conti in banca bloccati e nel frattempo avevo aperto
una tabaccheria a Roma. Vi lascio immaginare cosa ho dovuto
affrontare e cosa sto ancora affrontando per risollevarmi. Il
tutto si poteva evitare se si fosse svolta un'indagine mirata e
non a campione". "Ricostruire la vicenda e dimostrare che il mio
assistito aveva tutte le carte in regola per chiedere il
contributo non è stato semplice, ma alla fine la verità dei
fatti è stata acclarata", spiega l'avvocato Luzi. "Bresciani
aveva preso la residenza a Fiastra solo pochi giorni prima del
sisma e anche le utenze erano ancora a nome del padre, ma alla
fine il giudice ha compreso che il mio assistito non poteva
certo prevedere l'arrivo del terremoto e quindi non poteva aver
preso la residenza nelle Marche per truffare lo Stato",
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