Al termine di 18 giorni ininterrotti di Festival del Parco, l'inaugurazione del Teatro del Conero, quasi 50 eventi tra musicali, culturali, formativi e informativi, l'organizzazione della Festa del Parco che mancava dal 2013, è tempo di bilanci per il Parco del Conero. "La sintesi è straordinariamente positiva" dice il presidente Daniele Silvetti, ringraziando "tutti coloro che hanno consentito prima la realizzazione e poi il successo di questa iniziativa", in particolare "il personale dell'Ente Parco e il direttore Marco Zannini, il consiglio direttivo, le istituzioni locali e regionali, gli amici del Parco". Tra i risultati più significativi, Silvetti cita il completamento della "messa a norma del Teatro del Conero capace di 1.000 posti a sedere, restituito alla comunità, la presentazione della rinnovata carta geologica e di quella escursionistica del Parco che garantiscono una migliore fruizione di questa area protetta, la consacrazione del gemellaggio con il Parco Nazionale della Majella, la certezza che al termine di questo Festival ci sia una maggiore consapevolezza da parte di cittadini e turisti delle potenzialità di questa area protetta". Secondo Silvetti "insieme si può fare molto, la volontà politica della Regione Marche e del Presidente Acquaroli è di rilanciare questo Ente rimasto 'nascosto' e ripiegato su se stesso per troppi anni la cui percezione all'esterno è stata quella di un fattore vincolistico frenante dello sviluppo più che un custode di un territorio ricco di eccellenze che vanno valorizzate nel rispetto delle sue peculiarità, sta dando i risultati attesi".
Il lavoro non è finito. "Semmai comincia adesso" chiosa Silvetti. Ci sono ancora un paio di eventi da Dopo Festival a luglio, ma soprattutto "dobbiamo valorizzare questa ondata di affetto e di attenzione che ci ha travolto portando avanti ancora di più e meglio gli obiettivi che ci siamo dati, lavorando a contatto e in sinergia con i 4 Comuni, ma restando ambiziosi e guardando sia all'ampliamento dei confini del Parco verso Castelfidardo ed Ancona inglobando il Parco del Cardeto, ma anche continuando a tessere la tela per far sì che questo Parco possa diventare in pochi anni un Parco nazionale".
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