Proprietà immobiliari definite in
Tribunale, tra coniugi, nella causa di divorzio, senza passare
dal notaio. Il Tribunale di Ancona, con la presidente Edi
Ragaglia, ha firmato oggi un protocollo con il Consiglio
dell'Ordine degli Avvocati, rappresentato dall'avv. Maurizio
Miranda, per agevolare tutto questo. Sarà inserito nella
trattazione dei procedimenti di separazione consensuale e/o
divorzio congiunto in presenza di clausole che riconoscano ad
uno o entrambi i coniugi la proprietà esclusiva di beni immobili
o la titolarità di altri diritti reali come il trasferimento
agli stessi o ai figli. Lo scopo è quello di definire modalità
procedurali condivise per favorire l'inserimento in sede di
accordi di separazione o divorzio di clausole che prevedono
trasferimenti immobiliari, evitando ai coniugi l'ulteriore
"passaggio" dal notaio, come avveniva fino ad ora. In questa
maniera si arriverà in tribunale già con la documentazione
prevista per la decisione dei beni da dividersi. Il protocollo è
l'esito del lavoro di un tavolo tecnico, costituito dalla
commissione espressa dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di
Ancona e dalle Associazioni familiariste territoriali coinvolte:
Aiaf, Ami, Camera Minorile Dorica, InCammino, Ondif, unitamente
ai magistrati addetti al settore famiglia e alla presidente
della prima sezione civile Silvia Corinaldesi. nonché al
personale amministrativo che si occupa della materia.
Proprio in merito di divorzi il dato del 2022, per la provincia
di Ancona, "fa registrare un aumento del 40% rispetto allo
scorso anno", ha spiegato Silvia Corinaldesi. In provincia c'è
una media di 36 separazioni al mese trattate dal Tribunale. In
un anno si è arrivati a 360 divorzi congiunti, pari circa ad un
divorzio al giorno.
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