La riforma sanitaria delle Marche
infiamma il dibattito politico. Da una parte il Pd che critica
il sistema, su cui vuole puntare il centrodestra con lo
'svuotamento' dell'Asur e la nascita di 5 aziende sanitarie
territoriali (Ast). Dall'altra Lega e Fdi, che ricordano che la
vittoria alle elezioni regionali del 2020 è legata alla riforma,
prevista del programma elettorale. "C'è grande preoccupazione
per quella che, più che una riforma, appare una vera e propria
controriforma che non corrisponde al bisogno di tutelare la
salute dei marchigiani - dice Alberto Losacco, commissario
regionale Pd - e rischia di produrre effetti devastanti in
termini di inefficienza e aumento dei costi a causa della
proliferazione di ruoli e poltrone e che, soprattutto non
affronta i temi di grave crisi sanitaria che affliggono i nostri
cittadini". La riforma della riorganizzazione del Servizio
Sanitario Regionale si discuterà ad agosto in Consiglio
regionale. Il commissario ha l'impressione che "la maggioranza
tirerà dritto e cercherà a tutti i costi di approvare questo
provvedimento, ma è evidente già da ora che le enormi criticità
che caratterizzano il loro progetto, porteranno quasi certamente
il governo nazionale a impugnare l'atto". Non si fa attendere la
risposta della consigliera regionale e presidente della
Commissione Sanità Elena Leonardi (Fdi). "Speriamo che non sia
una minaccia - dice - sarebbe gravissima e frutto di una
prepotenza istituzionale senza precedenti". Leonardi ricorda
come "prima di tutto il confronto si deve fare nelle sedi
opportune, cioè in Commissione Sanità, dove è in corso l'esame
della proposta di legge, e poi in Consiglio regionale, quando il
testo arriverà in aula". Critica anche la Lega con il
commissario Riccardo Augusto Marchetti e i consiglieri
regionali. "Dalle dichiarazioni degli esponenti marchigiani del
Partito Democratico - sostengono i leghisti - emerge grande
preoccupazione perché finalmente la Lega, con il sostegno di
tutto il centrodestra, sta smantellando il vecchio sistema
sanitario tanto caro alla sinistra, le cui crepe erano però
evidenti da troppo tempo. Il Pd faccia un'opposizione seria e
costruttiva".
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