Nei primi sei mesi del 2022
nelle Marche sono stati 654 gli infortuni denunciati in edilizia
(1.275 in tutto il 2021). Il settore conta nella regione 19.615
imprese con 31.232 occupati. Gli infortuni accadano maggiormente
nelle attività sui ponteggi e nell'impiego di attrezzi
pericolosi e macchinari pesanti; e riguardano soprattutto i
lavoratori inesperienza: giovani e stranieri. Tra i lavoratori
anziani e più esperti è invece l'eccesso di sicurezza a favorire
gli incidenti sul lavoro.
Partendo da queste considerazioni e dati, Edilart Marche,
ente paritetico, costituito dai sindacati dei lavoratori (Fillea
Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) e dalle associazioni artigiane
dell'edilizia (Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai) si è
dato l'obiettivo di ridurre i fattori di rischio e le occasioni
di infortunio sul lavoro in edilizia. "Lo scorso anno - afferma
Elisabetta Grilli, presidente Edilart Marche durante l'assemblea
annuale che si è svolta ad Ancona - abbiamo organizzato 153
corsi a cui hanno partecipato 1.624 lavoratori (642 stranieri)
per un totale di 1.969 ore. Inoltre abbiamo realizzato 153
visite nei cantieri, 86 nell'area della ricostruzione post
sisma".
Otto lavoratori su dieci sanno come comportarsi nei cantieri
e oltre il 70% non ha problemi ad indossare i mezzi di
protezione individuale. "Ma quasi tre lavoratori su dieci -
conclude Grilli - tendono ancora a giustificare chi non rispetta
sempre le regole e non indossa il casco o gli altri dispositivi
di protezione, per questo occorre proseguire nella formazione e
nell'informazione".
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