Dopo una maratona di tre giorni
di dibattito il Consiglio regionale delle Marcha ha dato il via
libera approva a maggioranza (19 favorevoli,8 contrari, due
astenuti) alla proposta di legge n.128, ad iniziativa della
Giunta, sulla riorganizzazione del servizio sanitario regionale:
50 articoli che ridisegnano l'assetto complessivo nelle Marche e
che nel corso della discussione sono stati accompagnati da 170
emendamenti (oltre 100 presentati dal Pd, oltre 40 da Luca
Santarelli di Rinasci Marche e altri della capogruppo M5s Marta
Ruggeri). Lungo, e a tratti aspro il dibattito sulla legge che
supera l'era dell'Azienda sanitaria unica regionale iniziatA nel
2003 per dar vita a cinque Aziende sanitarie territoriali (Ast).
Il provvedimento ha raccolto il voto favorevole della
maggioranza, la contrarietà del Pd e di Rinasci Marche, e
l'astensione di M5s e Simona Lupini (Gruppo Misto).
In sintesi, a livello organizzativo, saranno Enti dello
stesso servizio le nuove Ast di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo,
Macerata e Pesaro - Urbino; l'Azienda Ospedaliero Universitaria
delle Marche e l'Inrca di Ancona. Ciascuna Ast si articolerà in
distretti, dipartimenti (tra cui quello di Prevenzione) e uno o
più presidi ospedalieri. L'Azienda ospedaliera "Ospedali Riuniti
Marche Nord" sarà incorporata nell'Ast di Pesaro e Urbino.
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