Vanno a casa sua, ad Ascoli Piceno,
per notificargli gli arresti domiciliari nel reparto di
Psichiatria ma l'uomo, marocchino, reagisce con violenza
aggredendo i carabinieri. L'episodio risale a venerdì mattina ma
la notizia è stata diffusa solo oggi. Lo straniero prima ha
colpito i militari della stazione di Ascoli, supportati dai
colleghi del Norm, colpendoli con calci e pugni poi, estraendo
un coltello, ha sferrato ripetuti fendenti che hanno raggiunto i
carabinieri sul giubbino antiproiettile, precauzionalmente
indossato prima dell'intervento. La resistenza e la violenza
dell'uomo ha reso necessario l'utilizzo della pistola taser, un
dispositivo classificato come arma non letale che fa uso di
impulsi elettrici per impedire i movimenti del soggetto colpito
facendone contrarre i muscoli, da poco entrato in uso anche
nella provincia ascolana. L'uomo è caduto a terra ed è stato
immobilizzato. Poi è stato arrestato e, su disposizione della
Procura di Ascoli Piceno che ha già chiesto la convalida
dell'arresto per tentato omicidio, resistenza e lesioni, è stato
condotto in una struttura sanitaria psichiatrica. I militari
erano andati a casa sua, una abitazione in centro, per dare
esecuzione ad una misura emessa dal Tribunale, relativa alla
sostituzione dell'obbligo di dimora nel Comune di Ascoli Piceno,
con quella degli arresti domiciliari nel reparto ospedaliero.
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