Dell'operato della giunta regionale di centrodestra nelle Marche, guidata da Francesco Acquaroli, "i risultati cominciano essere sotto gli occhi di tutti". Lo ha sottolineato il presidente della Regione nell'intervento iniziale dell'avvio di campagna elettorale per Fratelli d'Italia con la leader del partito Giorgia Meloni, i candidati nelle Marche e tanti esponenti del partito, in piazza Roma ad Ancona, davanti a circa 3mila persone. Alcuni sostenitori hanno mostrato uno striscione con la scritta "Meloni, Acquaroli e Fioravanti: l'Italia che vogliamo".
"Certo - ha affermato Acquaroli - recuperare anni di mancata programmazione non è immediato ma sono certo che ci riusciremo.
E per farlo c'è anche bisogno di un governo nazionale stabile che diventi interlocutore serio, e in rado di interpretare le esigenze di territori come questo". "Oggi c'è un'opportunità storica irripetibile, - ha sottolineato il presidente della giunta regionale - una donna al governo la prima al governo della nazione, una persona che conosciamo bene, non ha bisogno di presentazioni: Giorgia Meloni".
Acquaroli ha elencato alcune delle azioni messe in campo dal proprio esecutivo nell'arco dei quasi 23 mesi dall'insediamento. "I risultati cominciano essere sotto gli occhi di tutti: - ha elencato il presidente - la gestione della pandemia, lo screening di massa, la ventilazione (meccanica controllata, ndr) nelle scuole, la legge sugli assetti delle aziende sanitarie, il record delle borse per medici di medicina generale e specializzandi". Sul fronte "infrastrutture: il salvataggio dell'interporto e produttività territoriale per il nostro aeroporto delle Marche, - ha proseguito - la pedemontana, la galleria della Guinza e tante altre. La legge sui borghi, le misure per il commercio e l'artigianato, per l'industria l'agricoltura e il turismo". "Sono esempi di cose fatte per la comunità marchigiana; certo, recuperare anni di mancata programmazione non è immediato ma sono certo che ci riusciremo e per farlo - ha concluso con l'auspicio di un futuro governo Meloni - c'è anche bisogno di un governo nazionale stabile che diventi interlocutore serio, e in rado di interpretare le esigenze di territori come questo".
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