Prima della conclusione
dell'ottava edizione della maratona 'Jazz per le terre del
sisma' - il festival di musica e solidarietà per le aree colpite
dai terremoti dell'Aquila e del Centro Italia - sono stati
annunciati i tre direttori artistici per il 2023, seguendo una
consuetudine che vede personalità e vocazione diverse alla guida
dell'allestimento delle varie location-concerto.
Si tratta di Roberto Ottaviano, musicista e direttore di alcuni
festival in Puglia; Francesca Corrias, musicista; Fausto
Savatteri, direttore di Festivalle ad Agrigento. Nei primi anni
la direzione era affidata a Paolo Fresu, a cui si deve questa
iniziativa sin dal 2015. Circa 20mila le presenze stimate dagli
organizzatori nell'arco dell'edizione appena conclusa. Una
kermesse con oltre 200 musicisti approdata nel capoluogo dopo un
trekking da Camerino attraverso quattro regioni (Marche, Umbria,
Lazio e Abruzzo) e circa 250 chilometri.
Doppio l'omaggio dell'edizione 2022: a Pier Paolo Pasolini e, in
parallelo, a Charles Mingus contrabbassista, pianista e
compositore statunitense, ritenuto tra i migliori musicisti jazz
del suo tempo. Per entrambi ricorre il centenario dalla nascita.
Atmosfera raccolta al consueto concerto domenicale davanti alla
Casa dello Studente che ha visto la partecipazione del
sassofonista Dimitri Grechi Espinoza, conosciuto anche per le
sue "preghiere in musica". Espinoza ha mischiato le sue
composizioni con omaggi a brani come "Summertime" o "Love is a
Losing Game" di Amy Winehouse "una voce leggendaria che
praticamente appartiene al jazz", ha detto prima di suonare.
In città sono arrivati nomi importanti del jazz italiano
come: Dario Carnovale, Lorenzo Conte, Enrico Morello, Vito
Quaranta, Vince Abbracciante, Giorgio Vendola, Helga
Plankensteiner, Ares Tavolazzi, Raffaele Pallozzi o l'orchestra
di Alexander Platz. Sabato sera c'è stata anche l'esibizione di
Enrico Rava con la violinista Anais Drago. Interessante
l'esibizione di Paolo e Glauco Di Sabatino con il trio vocale
SisTres composto da Giorgia Zaccagni, Grazia Bontempo e Barbara
Eramo.
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