"L'accensione della Lampada è un
simbolo: per noi cristiani è simbolo di fede ma per tutti,
credenti o non credenti, come per la casa, anche l'accensione
della lampada è un segno di speranza: quando siamo al buio
basta poco, una flebile luce di una fiammella ci aiuta già a
vedere". A Loreto (Ancona) mons. Fabio Dal Cin, delegato
pontificio per la città mariana, a margine della cerimonia nel
Santuario della Santa Casa, spiega il significato
dell'accensione della Lampada per la Pace affidata quest'anno
alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese alla presenza di
autorità civili e militari.
"Credo che l'accensione della lampada sia proprio questo. -
aggiunge mons. Dal Cin, arcivescovo di Loreto - Abbiamo bisogno
tutti di luce: cerchiamola insieme e, nello stesso tempo,
accendiamo la nostra luce per curare il bene non solo personale
ma di tutti". Prima della cerimonia si è svolto un incontro sul
tema "La Casa come luogo di relazioni familiari costruzione
della coesione sociale", con gli interventi dei prof. Giovanni
Maria Flick e Gerardo Villanacci, l'intervento del sindaco
Moreno Pieroni e le conclusioni della ministra Lamorgese.
La casa luogo è luogo di accoglienza e l'accoglienza è
importante in particolare in questo momento, ha rimarcato mons.
Dal Cin, "è il motivo di questa modalità inedita di celebrare la
festa della Santa Casa. Un momento di riflessione e di incontro
in cui la casa viene vista come luogo irrinunciabile, di quelle
relazioni primarie che formano la persona ma che incidono anche
sulla casa più ampia che è la società la convivenza oltre la
casa". Il messaggio della Santa Casa è "fortemente spirituale,
teologico innanzitutto ma anche molto sociale, ci fa scoprire la
grandezza di questo luogo come richiamo di quella casa interiore
che ciascuno si porta dentro, una casa che ci aiuta a elaborare
una società, auguriamoci migliore grazie anche al momento
difficile che stiamo attraversando".
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