"Bisogna votare Italexit perché è
l'unico partito che ha chiara l'emergenza dell'economia reale e
delle famiglie, oggi abbiamo dei governi attentissimi al
richiamo della finanza internazionale, delle multinazionali, che
si affannano a mostrarsi credibili a loro. Per Italexit è molto
più importante governare per l'economia reale, per le imprese,
per le piccole imprese, sono loro che creano lavoro". Lo ha
detto il fondatore Gianluigi Paragone, a margine di un comizio
ad Ancona insieme a Diego Fusaro e al candidato alla Camera
Massimo Gianangeli. "Noi dobbiamo cambiare il paradigma del
governo, tornare a investire sull'impresa e sulle banche che
hanno ancora voglia di accompagnare i distretti industriali" ha
insistito. Rilanciando l'idea di uscire "non dall'Europa, ma
dall'eurozona e dall'Unione Europea: pensate alla Norvegia,
esporta gas e che fa parte dell'Europa, ma non della Ue e tanto
meno dell'eurozona", Paragone ha previsto una ripresa della
battaglia contro il green pass e l'obbligo vaccinale, "per la
difesa dei diritti e delle libertà. E' un tema che tornerà
d'attualità, perché anche Giorgia Meloni porta avanti l'agenda
Draghi, quindi quarta dose. Temo che ancora una volta ci
troveremo davanti a uno scenario in cui alcune categorie
professionali e ultracinquantenni saranno obbligati al vaccino".
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