E' morto ieri, 30 settembre, Franco
Dragone, uno dei più grandi show maker del mondo. Origini
italiane, naturalizzato belga, Dragone, che avrebbe compiuto 70
anni il 12 dicembre, ha firmato le regie di incredibili,
memorabili spettacoli del Cirque du Soleil, dello show di Céline
Dion, e di grandi spettacoli da Los Angeles al Lido di Parigi
alla Cina. Era a capo della Franco Dragone Entertainment Group,
tra i leader mondiali di eventi e spettacoli teatrali: una
"multinazionale" della fantasia, della gioia, del sogno, capace
di rinnovare continuamente la grande tradizione dello spettacolo
globale.
Ad unirsi al cordoglio per la sua scomparsa la Fondazione
Pergolesi Spontini che dedica all'artista "un ultimo, grande e
commosso applauso".
Dragone fu invitato al Festival Pergolesi Spontini 2016 per
lavorare in un workshop creativo aperto a 100 performer non
professionisti su "Corpo Movimento Massa. I linguaggi del corpo
nella folla (Approaching Carmina Burana)" e per firmare la
direzione artistica dell'evento inaugurale "Il volo
dell'aquila", festa teatrale con voci, cori polifonici,
strumenti elettronici, artisti di circo contemporaneo e campane
che andò in scena in Piazza Federico II a Jesi per celebrare il
grande imperatore svevo Federico II.
Nel febbraio 2017 firmò la regia de "La traviata" per la
Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, ponendo al
centro del nuovo allestimento il personaggio di Violetta che,
spiegò Dragone, "Ci ricorda che la vita non è una corsa contro
il tempo, non è una scalata solitaria, non è una sfida, ma un
lungo atto d'amore a cui non bisogna fare null'altro che
abbandonarsi".
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