Il "Bianco dell'Anno 2023" del
Gambero Rosso va a Verdicchio Riserva San Paolo 2019 realizzato
da Pievalta. Un premio che approda nelle Marche ma che si misura
in salsa lombarda, dato che l'azienda di Maiolati Spontini,
pioniera della viticoltura biodinamica è nata dall'intuizione e
dalla lungimiranza della Barone Pizzini di Provaglio d'Iseo
(Franciacorta, Brescia) e dal ceo Silvano Brescianini. I filari
delle viti marchigiane da cui si è ottenuto il vino premiato si
inerpicano sul crinale della collina di Monte Follonica,
nell'entroterra anconetano.
Il premio arriva a vent'anni dalla prima vendemmia e il
merito va condiviso con l'enologo milanese Alessandro Fenino: un
percorso in più tappe, conquistate negli anni sempre per la
critica del Gambero Rosso: "Miglior rapporto qualità/prezzo" 12
anni fa, 6 volte "Tre Bicchieri" fino all'odierno "Bianco
dell'anno". La produzione dell'etichetta è limitata alle annate
migliori e contenuta in circa 12 mila bottiglie per vendemmia.
La fermentazione in cantina è di 18 giorni con lievito indigeno
: proprio l'annata 2019 è stata la prima destinata
all'affinamento, per un periodo totale di 21 mesi, in tre
contenitori differenti: acciaio, legno e cemento, che portano al
vino caratteristiche diverse e complementari.
La cantina marchigiana può contare su 32 ettari di vigneti,
distribuiti tra i borghi di Maiolati Spontini, Montecarotto,
Cupramontana e San Paolo di Jesi. La produzione annua
complessiva di Pievalta è di circa 150.000 bottiglie.
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