Si narra che l'imperatore Leopoldo
II d'Asburgo-Lorena dopo aver assistito a Vienna il 7 febbraio
1792 alla prima del Matrimonio Segreto di Domenico Cimarosa
(1749-1801) chiedesse il bis dell'intera opera, che peraltro da
quell'anno in poi non smise mai di essere apprezzata ed ebbe tra
i suoi massimi estimatori perfino Stendhal. Il 14 ottobre
prossimo (ore 20:30), il dramma giocoso in due atti su libretto
di Giovanni Bertati, approderà al Teatro delle Muse di Ancona in
prima assoluta a vent'anni dalla sua ricostruzione, e celebrerà
questa data insieme agli spettatori con un brindisi nella piazza
antistante. "E' un'opera da vedere non solo perché non la si è
mai vista - ha detto il direttore artistico della stagione
lirica delle Muse Vincenzo De Vivo in una conferenza stampa,
insieme alla direttrice delle Muse Velia Papa e al cast - ma
perché è un capolavoro con un meccanismo teatrale ad orologeria
tecnicamente perfetto". La storia è quella del matrimonio
segreto di due giovani, che da la stura ad una serie di
esilaranti equivoci, che evidenziano alcuni personaggi-tipo
costruiti intorno al desiderio di un padre mercante e arrivista
di nobilitare la sua famiglia con il matrimonio prestigioso,
quanto indesiderato, di una delle sue due figlie. Una commedia
in cui la satira sociale, il divertimento e l'elemento
sentimentale si mescolano, dando vita secondo il regista Marco
Baliani ad "una musica primaverile ed effervescente in cui il
non detto, cioè il matrimonio segreto, genera tutta una serie di
movimenti e un modo di stare in scena che esprime un sotterraneo
gioco erotico". Ad interpretarlo sono chiamati giovani ma già
affermati interpreti, alcuni dei quali hanno già cantato con
successo alle Muse. Sono Veronica Granatiero, Marya Sardaryan,
Tommaso Barea, Pier Luigi D'Aloia, il veterano Filippo Morace e
Mariangela Marini. Sul podio dell'Orchestra Sinfonica Gioachino
Rossini, ci sarà l'appena venticinquenne direttore Diego
Ceretta. I costumi sono di Stefania Cempini che fa indossare ai
protagonisti abiti ispirati al periodo dall'800 al '900, le
scene di Lucio Diana. L'opera si replica domenica 16 ottobre
alle 16:30.
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