"Non sono qui per cantare, state tranquilli, del resto non ne sarei capace, ma per celebrare la ricorrenza della riapertura del Teatro delle Muse avvenuta 20 anni fa, invitando tutti i cittadini ad un brindisi in piazza al termine dello spettacolo". Ha scherzato così ieri sera la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, apparendo sul palco delle Muse prima che si aprisse il sipario della nuova produzione del Matrimonio Segreto di Cimarosa, salutato da lunghi applausi e ovazioni del pubblico tra cui spiccava anche Fabio Sturani, sindaco della città all'epoca della riapertura del teatro da lui fortemente voluto.
L'apprezzamento è andato a tutti i protagonisti: dall'appena 25enne maestro Diego Ceretta sul Podio dell'Orchestra Sinfonica Gioachino Rossini, al regista Marco Baliani fino ai sei interpreti, perfetti nei rispettivi ruoli anche per età e aspetto fisico. Sono Filippo Morace (Geronimo), Maria Sardaryan (Elisetta), Veronica Granatiero (Carolina), Mariangela Marini (Fidalma), Tommaso Barea (Il Conte Robinson) e Pierluigi D'Aloia (Paolino), che indossando i costumi d'ispirazione ottocentesca di Stefania Cempini per le scene e le luci di Lucio Diana, hanno dato vita ad una rappresentazione frizzante e divertente nella recitazione, ed ineccepibile nell'esecuzione musicale, come si conviene al dramma giocoso, vero capolavoro di Cimarosa, apprezzato già al suo debutto a Vienna nel 1792 non solo dall'imperatore Leopoldo II d'Asburgo, che ne richiese il bis completo, ma anche in seguito da Stendhal che lo cita nel suo libro "Il Rosso e il Nero".
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