Per il lancio di sacchi di fango
proveniente dalle zone colpite dall'alluvione del 15 settembre
contro la sede della Regione Marche ad Ancona sono state
denunciate dalla Digos cinque persone residenti nella regione.
IL fatto è avvenuto il 23 settembre, in occasione della
manifestazione indetta da Fridays For Future per lo sciopero
globale per il clima. I cinque sono considerati responsabili in
concorso tra loro di imbrattamento e lancio di cose pericolose.
I partecipanti, circa 250, si erano radunati davanti alla sede
della Regione, in via Gentile da Fabriano- A quel punto sono
intervenuti alcuni esponenti dei movimenti sostenitori
dell'evento. Il corteo ha subito un ritardo nel percorso, quando
un numero ristretto di persone ha deviato dall'itinerario
programmato, portandosi in direzione dell'ingresso principale di
Palazzo Raffaello, sede dela Giunta, portando sacchetti neri
pieni di fango con l'intento di svuotarli all'interno. Le forze
di polizia presenti si sono contrapposte allo scopo di tutelare
l'incolumità delle persone nei palazzi istituzionali, a quel
punto è cominciato da parte dei manifestanti che si erano
staccati dal corteo un lancio di fango contro l'edificio,
terminato con l'imbrattamento delle scale e del muro d'ingresso,
con scritte offensive realizzate con la melma. Le indagini,
corroborate da testimonianze e immagini dei sistemi di
videosorveglianza, hanno permesso di accertare le singole
responsabilità in capo ai 5 autori delle condotte illecite. Le
loro posizioni sono ora al vaglio anche della Divisione
Anticrimine, per verificare la sussistenza dei presupposti per
l'applicazione di misure di prevenzione personali di competenza
del questore di Ancona, finalizzate ad evitare la reiterazione
di condotte analoghe.
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