Nel 2021, come evidenziano i dati
Istat-ACI, si sono verificati nelle Marche 4.663 incidenti
stradali, che hanno causato il decesso di 84 persone e 6.277
feriti. I dati vengono ricordati dalla Regione Marche in vista
della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada,
che ricorre il 20 novembre, proclamata per la prima volta
dall'Onu nel 2005 nella terza domenica di novembre. "Per
l'occasione l'Osservatorio Epidemiologico Regionale
Marche-Agenzia Regionale Sanitaria in collaborazione con lo
specifico Gruppo di Coordinamento Asur, ha realizzato un focus
sul fenomeno della incidentalità stradale nella Regione Marche -
annuncia l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -,
l'obiettivo è la riduzione del 50% entro il 2030 delle vittime e
dei feriti gravi per incidenti stradali (rispetto al 2019,
essendo i dati del 2020 falsati dal lock-down) e il loro
azzeramento entro il 2050".
Secondo i dati l'84,5% dei decessi ha riguardato il sesso
maschile, le vittime nel 40,5% dei casi erano over 65, il
maggior numero di vittime si registra nella categoria conducenti
(65,5%), e nei pedoni (26,2%). Tra i principali fattori di
rischio la sicurezza delle strade, i comportamenti scorretti
alla guida (distrazione, mancato rispetto delle regole di
precedenza, mancata distanza di sicurezza e guida in stato di
ebbrezza) e il mancato (o scorretto) utilizzo dei dispositivi di
sicurezza. La tipologia della strada e le sue caratteristiche
svolgono un ruolo chiave: la maggioranza degli incidenti nelle
Marche (oltre il 70%) è avvenuto sulle strade urbane, gli
incidenti più gravi sono avvenuti lungo le autostrade e i
raccordi (5,3 decessi ogni 100 incidenti). L'uso della cintura
di sicurezza anteriore riguarda l'82% degli intervistati tra i
18 e i 69 anni dalla sorveglianza PASSI nel periodo 2016-2019
(85% la media nazionale). Meno frequente purtroppo l'uso della
cintura posteriore e per i bambini. Circa l'8% degli
intervistati dichiara inoltre di aver guidato sotto l'effetto
dell'alcol.
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