Attualmente nelle Marche sono
84 i cantieri del Genio civile aperti per le sistemazioni e gli
interventi dopo le devastazioni causate dall'alluvione nel
Senigalliese e nel Pesarese nella sera del 15 settembre scorso.
Lo ha riferito l'assessore regionale alla Protezione civile
Stefano Aguzzi a proposito delle opere in corso per le messe in
sicurezza e le altre opere, ad esempio, per la pulizia dei fiumi
e la sistemazione dei ponti che confluiscono nelle "spese di
somma urgenza" finanziate da fondi di protezione civile.
Per ora le spese di somma urgenza ammonterebbero a diverse
decine di milioni, annuncia Aguzzi: la Regione ha presentato un
primo stralcio per una decina di milioni e si appresta ad
avanzarne un altro per 20 milioni di euro. Le schede compilate
da privati, riferisce l'assessore, sarebbero arrivate a
quantificare finora danni per 80 milioni di euro. Soddisfazione
di Aguzzi per i "400 milioni stanziati dal governo" che va per
"spese urgenza, ristori a imprese e famiglie". Intanto prosegue
la conta dei danni anche sul fronte sisma, dopo le forti scosse
del 9 novembre davanti alle coste marchigiane settentrionali: al
momento la stima, avrebbe raggiunto 120 milioni di euro. Il
presidente della Regione Francesco Acquaroli ha chiesto ieri al
governo lo stato d'emergenza anche su questo fronte; per
l'alluvione era stato già dichiarato il 16 settembre scorso.
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