La Sezione penale-Ufficio Misure di
prevenzione del Tribunale di Ancona su proposta della Procura
della Repubblica di Ancona e del direttore della Direzione
Investigativa Antimafia ha emesso un decreto di sequestro di
beni mobili e immobili nei confronti di un imprenditore
marchigiano. Si tratta di un uomo destinatario di sentenze
definitive di condanna per rapina, furto, lesioni personali,
omicidio preterintenzionale e stupefacenti. L'ultimo atto nel
2020, con la condanna della Corte di Appello di Ancona, con
sentenza passata in giudicato, a 8 anni di reclusione per rapina
aggravata e stupefacenti. La misura di prevenzione, ex artt. 1 e
4 del D.lgs. 159/2011, eseguita da personale del Centro
operativo Dia di Roma, scaturisce da complessi accertamenti del
Centro operativo di Roma che hanno fatto emergere oltre alla
specifica "pericolosità" del soggetto anche l'esistenza di una
evidente "sproporzione" tra i redditi dichiarati, essendo un
evasore totale, ed il tenore di vita sostenuto nonché il valore
dei beni nella sua disponibilità, evidentemente frutto degli
ingenti profitti illeciti. L'attività di prevenzione eseguita,
frutto della collaborazione tra Procura della Repubblica di
Ancona e la Direzione Investigativa Antimafia, ha interessato
beni mobili e immobili, individuati anche grazie allo sviluppo
di segnalazioni per operazioni sospette, per un valore
complessivo di circa un milione euro, individuati in tre unità
immobiliari di tipo residenziale, un'autovettura fuoristrada e
quote societarie di una azienda estera con sede in Romania.
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