Scoperta a Firenze, in piazza
Savonarola, una targa in memoria delle fermane Nerina e Bona
Gigliucci, infermier volontarie della Croce Rosa durante la
Grande Guerra. La targa è stata affissa alla Villa Rossa,
residenza della famiglia nobiliare Gigliucci a Firenze e oggi
sede della Syracuse Unversity. Alla cerimonia hanno partecipato
l'assessore alla Cultura della memoria e alla toponomastica
Maria Federica Giuliani, il presidente della Commissione
toponomastica Mirco Rufilli, il presidente del Quartiere 2
Michele Pierguidi, il presidente del comitato di Firenze della
Croce Rossa Italiana Lorenzo Andreoni insieme ad alcune
infermiere volontarie, i vertici del Lyceum, di cui Nerina
Gigliucci è stata co-fondatrice a Firenze, e Fabiola Zurilini in
rappresentanza dello Studio Firmano per la Storia dell'Arte
Medica e della Scienza di Fermo, presso cui sono conservate
numerose memorie della famiglia Gigliucci, in particolare di
Nerina e Bona che sono state già oggetto di studio,
comunicazioni in congressi, pubblicazioni ed iniziative
espositive. Nerina, in particolare, ebbe un ruolo di primo piano
nell'affermazione in Italia, agli inizi del Novecento, del
nursing infermieristico professionale, in contesti scientifici,
politici ed istituzionali internazionali. Il sindaco di Fermo
Paolo Calcinaro e l'assessore alla Cultura Micol Lanzidei, in un
messaggio scritto evidenziano "il ruolo del volontariato" nel
ricordo di "due donne che hanno portato alto il nome della
nostra Città in contesti di altruismo e di solidarietà, valori
universali e sempre attuali". Il 9 febbraio 1908 è nato il Corpo
delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, hanno
ricordato la prof. Zurlini e Suor Maria Enrica Monaco della
Cri-Toscana. Nel 1955 la nascita dello Studio Firmano e del
primo nucleo delle collezioni dell'istituto si deve alla
generosità di Bona Gigliucci che donò a Mario Santoro la
collezione di beni museali, cimeli di famiglia, oggetti, libri,
documenti, conservati ancora oggi tra cui materiale di Nerina e
Bona, relativo al loro servizio svolto come infermiere
volontarie della Cri nella Grande Guerra.
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