Una donna firma un saggio dedicato
alle policy contro il divario di genere nelle aziende, un testo
rivolto alla formazione per la certificazione di parità di
genere.
L'Italia è al 79/o posto nel mondi su 146 nazioni nella
classifica del Global Gender Gap Index che misura il divario di
genere in termini di partecipazione economica e politica, salute
e livello di istruzione. Una situazione che però sta cambiando,
tra operatori e soggetti del tessuto produttivo, anche per nuove
linee europee e ministeriali per la certificazione Uni 125:2022
riguardante la gender equality nei luoghi di lavoro, recepite da
aziende e organizzazioni.
"Non siamo mica uguali! Verso l'uguaglianza di genere" (Fall
in Lov) - questo il tiolo del saggio - è un'agile guida
aggiornata, riguardante i principali indicatori per un'impresa
all'insegna di una parità concreta. Interviste, saggi, analisi e
trattazioni sistematiche compongono un mosaico di soluzioni da
adottare per un futuro inclusivo. Oltre a rappresentare
un'indagine su stereotipi di genere, il testo offre strumenti
per provare a superarli. L'autrice è Elisabetta Pieragostini,
già vincitrice del Premio Rosanna Santarelli per il suo
contributo all'innovazione. Marchigiana, scrittrice (tre
romanzi), blogger e imprenditrice con l'azienda di famiglia,
guarda ad un modello d'impresa umano-centrico, orientato ad uno
sviluppo al servizio degli individui e avanzato sul fronte
della transizione ecologica e della responsabilità sociale.
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