"Con la bozza di decreto che il
Consiglio dei ministri ha varato ieri si dichiara l'ennesimo
stop alla ricostruzione. La filiera delle destre ha espresso la
volontà di eliminazione dello sconto in fattura e della cessione
del credito d'imposta rispetto al 110% di cui beneficiano gli
immobili lesionati. In altre parole, la fine per la
ricostruzione del sisma del 2016". Così in una nota il Pd delle
Marche, ricordando che un mese fa il commissario Guido Castelli
aveva ringraziato il governo per avere mantenuto le
agevolazioni. Proprio a Castelli si rivolge la segretaria dem
Chantal Bomprezzi, per sapere se "era informato di questo atto.
Così come deve dare un cenno il presidente della Regione Marche
Acquaroli: tutti i presidenti di Regione coinvolti, Tesei
(Umbria), Rocca (Lazio), Marsilio (Abruzzo) e il nostro, sono
espressione della maggioranza di governo. La prova che la
filiera di destra, non solo non funziona, ma è
controproducente". I deputati Pd Irene Manzi e Augusto Curti
hanno presentato un'interrogazione al ministro dell'Economia
Giorgetti: "se il problema di Giorgetti sono i costi di questa
residuale agevolazione, è lui che deve trovare un'altra
soluzione; qui c'è in ballo la vita di territori e persone".
Dal Forum delle Aree interne organizzato dal Pd con l'ex
commissario Giovanni Legnini tra i presenti, è emerso "che dal
suo insediamento, Castelli non ha mai pubblicato i report
mensili degli aggiornamenti sulla ricostruzione privata, come
invece faceva puntualmente Legnini. A maggio ci sarà l'obbligo
del report. I dati aggregati ricostruiti dagli Usr delle 4
Regioni, ad oggi, parlano chiaro - incalza Bomprezzi -con due
terzi delle domande in meno nel 2023-2024 rispetto all'ultimo
anno di Legnini, ricostruzione abitazioni bloccata e meno
cantieri chiusi. Sembrerebbe quindi che governo e ministro
pensino di chiudere definitivamente la questione, abbandonando
queste terre al loro destino".
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