"Ascoltare le esigenze di tutti e
far riscoprire il valore di essere soci" in una società come la
Banca di Credito Cooperativo di Ancona e Falconara Marittima che
tenga "al centro le persone". E' l'obiettivo della Lista
Pierlorenzi, capolista Giacomo Franguelli, che si proietta verso
la prossima assemblea elettiva del 5 maggio e il rinnovo delle
cariche sociali nella Bcc di Ancona e Falconara con una squadra
"diversificata, con competenze allargate e diverse
professionalità". La presentazione del progetto oggi
all'Accademia di Babele ad Ancona: nell'assemblea della Bcc
saranno dunque in campo due liste.
La lista, ha spiegato Franguelli, vuole partire "dall'ascolto
delle persone e delle imprese, anche quelle più piccole, dalle
loro esigenze, dalle istanze e dai bisogni, per mettere a terra
progetti e garantire un profondo cambiamento a questa realtà".
Al fianco di Franguelli, commercialista, durante la
presentazione, Giordano Pierlorenzi, direttore dell'Accademia di
Belle Arti e Design Poliarte di Ancona, il docente universitario
di Economia aziendale Attilio Mucelli, gli imprenditori Andrea
Morandi e Ivano Zamporlini, e gli altri componenti della lista.
Il progetto si propone di portare "aria nuova" nella governance
della Bcc di Ancona e Falconara, per una "società più giusta ed
efficiente, potenziare i servizi di una banca che punti sulla
tutela dei risparmi, sulla fiducia, sulla mutualità e sulla
solidarietà". Insomma di ritrovare le caratteristiche di una
banca cooperativa, per portare vantaggi economici e sociali a
comunità e territorio.
L'obiettivo della Lista è anche aumentare la base sociale:
attualmente circa "4.750 soci su un bacino di 150mila persone".
"Si può fare meglio", chiosa Franguelli a margine della
presentazione e spiega il motivo della voglia di discontinuità:
"c'è poca sensibilità nei confronti dei temi del mutualismo e un
ampio margine di miglioramento per i servizi e benefici che la
banca dovrebbe garantire ai soci per distinguersi da una banca
profit". "Una Bcc - osserva - dovrebbe destinare gran parte
dell'utile ai soci, alla comunità, non elargendo denaro ma
servizi che ti fanno venire voglia di appartenere a una
cooperativa".
L'iniziativa, spiegano i promotori, arriva dopo l'ascolto di
tanti soci che "raccontano di esperienze negative. Manca una
cultura della cooperazione". La squadra raccoglie tante
competenze, da liberi professionisti come l'avvocatessa Laura
Barbieri o la commercialista Laura Casagrande, agli imprenditori
tra cui Morandi, a capo del Gruppo Morandi che si occupa di
spedizioni, trasporti, logistica, terminal portuali e servizi
turistici. "Porto l'esperienza di un cliente e di un
imprenditore - afferma Andrea Morandi - che vuole dare un
contributo concreto affinché la banca risponda meglio alle
esigenze dei soci, famiglie e imprese, ma anche un contributo
umano di relazioni: lo spirito è quello di persone che vogliono
creare valore insieme per la banca e per la comunità".
Tra le azioni che la lista si propone, "rafforzare i rapporti
con il territorio, valorizzare la tradizione della banca,
diffondere la cultura finanziaria, incrementare fondi per le
organizzazioni no profit (ad esempio che si occupano di persone
diversamente abili), valorizzazione del ruolo di sostegno ad
anziani e giovani, responsabilizzazione e crescita del personale
per lo sviluppo".
Con il progetto, spiega ancora Franguelli, "si vuole anche
guardare alle altre Bcc, capire le progettualità migliori e
metterle in pratica. Abbiamo idee innovative rispetto alla
gestione fino ad ora". Tra le ipotesi anche "costituire una
società di mutuo soccorso, strumento che dà opportunità e motiva
il socio per essere consapevole che la banca non è solo quella
che presta soldi ma un grande collettore di idee, collettività,
allargamento della base sociale".
Con la capogruppo Iccrea, spiega, la lista promuoverebbe
una"interlocuzione costruttiva. Iccrea è un grande contenitore
di servizi, opportunità di sviluppo, non deve essere solo vista
come controllore di estremo rigore. A voalte questa cosa viene
strumentalizzata, ci si nasconde dietro per non fare".
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