Un 86enne è accusato di aver
molestato sessualmente alcune donne affette da gravi patologie
psichiatriche ospiti in una struttura riabilitativa residenziale
privata a Jesi (Ancona). La Squadra Mobile di Ancona lo ha
arrestato; in arresto anche la moglie 60enne, contitolare con il
marito della struttura, entrambi sono volontari, sospettata di
plurimi episodi di maltrattamento e lesioni in danno delle donne
ospitate. I coniugi, dopo l'udienza di convalida, sono agli
arresti domiciliari nell'ambito di un'indagine avviata dalla
Procura di Ancona dopo una segnalazione di gravi fatti
all'interno della residenza, raccontati da una delle pazienti
nel corso di un colloquio clinico avvenuto presso il Centro di
Salute Mentale di Jesi.
L'86enne, responsabile e gestore della struttura, per
l'accusa avrebbe approfittato e strumentalizzato la sua
posizione di preminenza, per molestare da circa un anno alcune
pazienti/ospiti. L'appartamento è stato sequestrato e le ospiti
trasferite in ospedale o in strutture protette. L'anziano è
stato arrestato il 15 aprile in flagranza di reato dopo essere
stato visto in diretta dai poliziotti che monitoravano la
situazione attraverso microcamere piazzate nella casa.
Nel mirino degli inquirenti anche le condizioni a cui erano
sottoposte le ospiti: scarso utilizzo di riscaldamento in
inverno, lucchetti alle finestre, porte chiuse, punizioni con
sottrazioni di cibo e percosse. L'8 aprile scorso una delle
pazienti alloggiata nella struttura era stata portata al Pronto
Soccorso di Jesi per una ferita al lobo di un orecchio: sarebbe
stata provocata, per l'accusa, nell'ambito di una punizione
dalla 60enne. Si tratta, ricorda la polizia, di misure cautelari
disposte in sede di indagini preliminari, contro le quali è
ammesso mezzo di impugnazione, e i destinatari sono persone
sottoposte a indagini e presunte innocenti fino a sentenza
definitiva. Gli indagati respingono le accuse.
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