"Il 25 aprile è una data fondante per noi italiani.
È la nostra identità.
Sono due i momenti
cardine della storia d'Italia: le lotte risorgimentali, per
l'unità del Paese, ed il tricolore che indosso da sindaco ne è
simbolo e memoria, e la Resistenza, che ha portato alla
Costituzione. Chiunque continui a non riconoscerli non riconosce
fino in fondo il valore delle istituzioni repubblicane": così
Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro, coordinatore dei
sindaci dem, presidente di Ali Autonomie Locali Italiane, nel
discorso a Pesaro per la Festa della Liberazione.
Ricci ha ricordato i partigiani ("riconoscere che ci sia una
parte giusta e una sbagliata significa riconoscere la storia del
nostro Paese") e anche "come è nato il fascismo" e l'omicidio di
Giacomo Matteotti: "sono orgoglioso oggi, di presiedere Ali, che
discende dalla Lega dei comuni socialisti, di cui Matteotti fu
segretario" ha sottolineato.
"La democrazia nasce nel nostro Paese grazie ai valori della
Resistenza, scritti nella nostra Costituzione" ha proseguito
citando l'articolo 11: "l'Italia ripudia la guerra. È l'Europa
l'antidoto alle guerre: oggi è fondamentale che l'Europa sia più
forte, che possa svolgere la sua funzione di pace, nei conflitti
in corso, dall'Ucraina al Medioriente".
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