Blitz dei carabinieri in due
cantieri del Fermano, a Porto San Giorgio e Marina Palmese, con
appalti finanziati dal Pnrr: trovate irregolarità sulle norme
per la sicurezza dei lavoratori e anche quattro operai
irregolari. Sei persone denunciate e sanzioni per 50mila euro.
L'ispezione dei carabinieri di Fermo, ha visto la presenza anche
dell'ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno.
I cantieri sotto ispezione riguardano la "riqualificazione
casa dell'accoglienza di Porto San Giorgio" finanziato con fondi
per progetti di rigenerazione urbana nell'ambito del Pnrr, per
un valore dei lavori pari a un milione di euro, aggiudicato da
un'impresa edile campana, ed il cantiere denominato "impianto
polisportivo in località Marina Palmense" finanziato con fondi
per infrastrutture per lo sport e l'inclusione sociale
nell'ambito del Pnrr, per un valore dei lavori pari ad oltre 1,3
milioni di euro, aggiudicato da un'impresa pugliese.
Identificati 12 operai, 4 stranieri in regola con la
normativa sul soggiorno ma risultati totalmente in nero. In
entrambi i cantieri sono state riscontrate violazioni alla
normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare il titolare dell'impresa campana e' stato
denunciato per gravi violazioni in materia di tutela della
salute e sicurezza del lavoro (per mancanza protezione contro
contatti elettrici diretti e indiretti) con provvedimento di
sospensione del cantiere e sanzioni amministrative per un totale
di 5.500 euro ed ammende per 18.500 euro.
Sullo stesso cantiere è stato anche riscontrato un subappalto
illecito poiché vi era la presenza di operai di altra impresa
non autorizzata. E' perciò scattata anche la denuncia di
subappalto illecito. Inoltre seegnalato il eesponsabile unico
del progetto (Rup) per violazioni alle responsabilità dei
committenti e dei responsabili dei lavori ed il direttore dei
lavori e coordinatore per la sicurezza per "omessa vigilanza o
coordinamento".
Denunciato anche l'amministratore unico dell'impresa
pugliese, per l'impiego di quattro lavoratori stranieri "in
nero" in violazione delle disposizioni per il contrasto del
lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei
lavoratori, con un provvedimento di sospensione cantiere e
sanzioni amministrative pari a 18mila euro totali, oltre alla
contestazione di altre violazioni con ammende per 12mila euro.
Nel corso dei controlli, uno degli operai stranieri
impiegati non in regola ha anche fornito false generalità ai
militari, venendo poi identificato in un cittadino originario
del Kosovo, già gravato da precedenti, il quale è stato
denunciato per falsa attestazione o dichiarazione a pubblico
ufficiale sull'identità personale.
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