E' possibile
trasformare un territorio mutilato dal sisma del 2016 in un
paradiso del trekking? La risposta è sì, secondo i volontari di
Arquata Potest, l'associazione di Arquata del Tronto (Ascoli
Piceno) nata nel 2011 e che, nonostante le ferite causate dal
terremoto del 2016, continua a testa bassa a portare avanti
iniziative volte alla promozione del territorio.
Dopo il recupero e il mantenimento di oltre 150 chilometri di
sentieri, da qualche anno Arquata Potest si sta concentrando
sulla riqualificazione delle aree di sosta. Ed ecco che dopo
aver sistemato le piazzole della Fornace di Pretare, di Picchio7
(Colle del Quarto), de "La Botte" e della Fontana tra Borgo e
Camartina, stavolta è toccato a Fonte Le Cacere, situata ai
piedi del Monte Vettore, all'interno del comune di Arquata del
Tronto.
L'ideale per una sosta tra Forca di Presta e la pineta di
Pretare, prima di raggiungere il versante di Montegallo del
celebre "Sentiero dei Mietitori", definito uno dei 100 itinerari
più belli dell'Appennino, facente parte altresì del G.A.S.
(Grande Anello dei Sibillini).
Grazie a un finanziamento della Fondazione Carisap di Ascoli
Piceno, è stato possibile dare mandato all'artigiano pretarese
Carlo Trenta, il quale ha effettuato un'opera di ripristino
della staccionata preesistente (ormai in totale stato di
abbandono), e allo stesso tempo ha realizzato dei comodi arredi
in legno di pino locale, in modo da non incidere sul trasporto e
tali da essere perfettamente inseriti nell'ambiente circostante.
Situata a 1.360 m di altezza, l'area presenta anche la
freschissima fonte d'acqua detta delle Cacere: l'ideale per una
sosta all'interno di un itinerario semplice e allo stesso tempo
assai frequentato, quasi privo di dislivello ma in ogni caso
molto panoramico.
"Secondo noi è importante continuare a portare avanti
iniziative di questo tipo: lo abbiamo fatto negli anni fino al
2020, quelli cioè più bui, per infondere speranza a chi ormai
non credeva più nella ricostruzione, e a maggior ragione
continuiamo a farlo ora, perché crediamo nelle potenzialità del
nostro territorio" affermano i volontari di Arquata Potest il
cui obiettivo è quello di "portare sempre più visitatori in
questi luoghi, anche attraverso il turismo lento, in modo tale
che siano anche loro testimoni del reale stato di avanzamento
della ricostruzione".
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