La carica delle 101 aziende
marchigiane al Salone internazionale delle calzature, leader a
livello mondiale (Micam) di Milano. La provincia di Fermo si
conferma trainante con 54 aziende presenti, seguite dalle 34 di
Macerata e dalle 7 di Ascoli Piceno. Il resto da Ancona e
Pesaro. Tra i comuni Montegranaro è leader con 24 aziende,
seguita dalle 13 di Civitanova, Porto e Sant'Elpidio a Mare. Si
confermano solide le realtà di Monte San Giusto e Montecosaro
con 12, Fermo e Porto San Giorgio con 8 e il polo di Monte San
Pietrangeli-Monte Urano con 9. Confermato lo stand di
Confindustria Fermo, condiviso con Regione Marche e Camera di
Commercio a Milano.
"Resta il luogo di riferimento per i nostri associati, il
punto di incontro dove confrontarsi anche con la politica",
commenta il presidente della sezione calzature di Confindustria
Fermo e vicepresidente di Assocalzaturifici, Valentino Fenni.
Le imprese arrivano a Milano dopo una estate complicata, dove
neppure i saldi hanno dato alla moda lo slancio atteso. "Andiamo
al Mica con fiducia", anche se "economia e politica ancora non
trovano una strada comune", riferendosi al tavolo moda del
Governo. "Il problema sono i tempi di risposta, quelli
dell'economia reale si confermano diversi dalla politica. Troppe
parole, pochi fatti. Abbiamo bisogno di chiudere la partita del
credito d'imposta, poi di affrontare gli altri nodi. Che sono
noti, dalla cassa integrazione alla moratoria sui debiti di cui
tanto si parla e che riguarda più i rapporti con le banche che
con il ministero", conclude Fenni.
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