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Maltempo Ancona, il sindaco chiede lo stato di emergenza

Maltempo Ancona, il sindaco chiede lo stato di emergenza

Isolate 25 famiglie, strade interne bloccate da fango e alberi

ANCONA, 20 settembre 2024, 17:46

Redazione ANSA

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"I danni di questa ondata di maltempo verranno quantificati, ma non basterà il Fondo di riserva del comune, 200mila euro che mettiamo subito a disposizione, per far fronte ai danni provocati. Per questo chiederemo alla Regione di avanzare la richiesta al governo dello stato di emergenza per il comune di Ancona". E' quanto ha annunciato il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti che stamani ha fatto un sopralluogo nelle zone più colpite.  "Abbiamo bisogno della dichiarazione per dare certezze a famiglie e imprese - quelle della zona dell'Aspio -, per i danni che hanno subito, inoltre dobbiamo individuare aeree di stoccaggio per detriti". 

 Il sindaco è andato di persona a valutare i danni e le criticità del dopo maltempo questa mattina. In particolare ha visitato la zona delle frazioni di Montesicuro, Paterno e Gallignano e alcune scuole "Ci sono ingenti danni - ha spiegato Silvetti - e 25 famiglie, circa 50 persone, sono ancora isolate ma che oggi verranno raggiunte. Ci sono strade provinciali e comunali per le quali è in corso un intervento per liberarle dai detriti, ma ci sono alcune strade vicinali sulle quali stanno intervenendo i vigili del fuoco, gli operatori della protezione civile per liberarle e renderle agibili". Nella zona "stanno operando anche pattuglie di polizia e carabinieri allertati per dare un primo approvvigionamento alle famiglie isolate". La città di Ancona "ha assorbito bene l'impatto della pioggia, le manutenzioni sono state adeguate quindi non ci sono particolari criticità - ha spiegato - Ma ci sono almeno quattro scuole dove ci sono state infiltrazioni ma verranno chiuse le aule e al più presto verranno fatti gli interventi necessari".   

Maltempo, a Fano progressivo ritorno alla normalità

La progressiva riduzione delle precipitazioni sta favorendo il graduale rientro delle emergenze principali, sebbene persistano alcune criticità dovute sia alla bomba d'acqua delle prime ore di oggi nella zona di Ponte Murello-Carrara sia all'arrivo in città, tramite i corsi d'acqua, di detriti e fango provenienti dall'entroterra. Alle 12 di oggi la strada Flaminia, dopo qualche ora di chiusura precauzionale, è stata riaperta. Restano chiusi per la presenza di fango il sottopasso di Ponte Sasso e il sottopasso ciclopedonale dell'hotel Playa.

Chiusa anche la strada del Giardino. Per quanto riguarda i 10 sfollati che hanno passato la notte all'area di prima accoglienza della Protezione Civile, in zona aeroporto, il Comune ha confermato la disponibilità della sistemazione (se queste persone lo riterranno necessario) anche per la prossima notte. L'assessore ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile, Gianluca Ilari: "Quello portato avanti in questi giorni è stato un grande lavoro da parte di tutti gli attori coinvolti nella gestione dell'emergenza, dal Centro Operativo Comunale alla Protezione Civile, fino alla Polizia locale e ai vari uffici comunali.

La parte urbana è sotto controllo - ha assicurato - anche se monitoriamo con attenzione tutti i corsi d'acqua che stanno ricevendo, e stanno portando al mare, il materiale dovuto alle precipitazioni nelle aree interne. Grande attenzione anche su Fano Sud, dove stiamo lavorando per rimuovere il fogliame e i rami caduti a terra". Ilari ha inoltre spiegato che "siamo intervenuti nei cimiteri, transennando alcune aree del cimitero centrale. Abbiamo riscontrato acqua in eccesso anche nel cimitero di Rosciano, dove stiamo intervenendo. Riguardo le scuole l'unico aggiornamento, positivo, è che all'istituto Nuti, dove avevamo ripulito i canali di deflusso dell'acqua, oggi non ci sono state ulteriori infiltrazioni".

Pesaro, danni in zona costiera e medio collinare

Sono oltre 60 gli interventi effettuati in questi giorni dalla Provincia sulle strade provinciali flagellate dal maltempo. "La zona più colpita - spiegano dagli uffici provinciali - è stata quella costiera e medio collinare con allagamenti, smottamenti e caduta di piante". Tra le strade coinvolte dalle maggiori criticità si segnalano nell'area di Pesaro le Sp 44 Panoramica, Sp 131 Tre Ponti e Sp 60 Sanatorio Candelara. Chiusura per alcune ore della Sp 144 Molino Valcella che interessa Mombaroccio e Pesaro a causa dell'allagamento e della Sp 26 Mombaroccese, che attraversa anche Colli al Metauro. Invase dal fango e smottamenti a Cartoceto le Sp 79 e 83. Smottamenti e sversamenti di fango sulla Sp 16 a san Costanzo e sulla Sp 124 Marotta-Santa Vittoria che interessa Mondolfo. Mentre la Sp 3 Flaminia è stata interessata da allagamenti per sversamento dalle strade collinari contigue. "Le operazioni di ripristino per garantire la sicurezza sono state coordinate dal dirigente del Servizio Viabilità Mario Primavera e dai suoi collaboratori tecnici e operativi, che hanno operato anche in orario notturno con l'ausilio di ditte specializzate per intervenire tempestivamente".

Passata la paura che l'Albula esondasse a San Benedetto

 E' stato il torrente Albula a San Benedetto del Tronto a tenere in ansia la popolazione in questi ultimi giorni a causa delle piogge abbondanti cadute nella provincia di Ascoli Piceno, soprattutto mercoledì scorso. Il bacino alla fine ha retto, ricevendo una grande quantità di acqua scesa dalle colline sovrastanti che ha portato al mare molto fango con un importante rischio di esondazione che, di fatto, non c'è stata se non in un tratto più a monte che ha causato disagi. Problemi nella zona industriale di Acquaviva Picena dove la melma si è riversata nelle strade di collegamento a valle e a monte, con auto intrappolate nel fango, con persone a bordo, soccorse dai vigili del fuoco. E' qui che, a crisi terminata, si chiede maggiore attenzione nella cura e nel rispetto delle regole della coltivazione; i campi, sfruttati al limite, hanno riversato nelle strade rami, acqua e fango. Così come i residenti di San Benedetto la chiedono per i tombini, spesso intasati e quindi incapaci di ricevere acqua che allaga di conseguenza le strade e i sottopassi che in questa ondata di maltempo non hanno comunque registrato problemi gravissimi, al contrario di qualche settimana fa. Le più colpite mercoledì a San Benedetto del Tronto sono state le zone dell'ex Ballarin, di Porto d'Ascoli e qualche punto della statale Adriatica, in concomitanza con la presenza di alcuni cantieri. Disagi anche a Grottammare e Ripatransone con piccole frane e smottamenti. Nella giornata di ieri la tregua ha permesso di ripulire le strade e i tombini di tutto il territorio e ripristinare una sostanziale normalità. 

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