Altissima, secondo la
Fiom, l'adesione dei lavoratori di Beko Europe dello
stabilimento di Melano e della sede direzionale di Fabriano
(Ancona), allo sciopero di 4 ore per turno indetto per oggi dai
sindacati a seguito dell'ultimo incontro al ministero delle
Imprese e del Made in Italy. Intanto, è arrivata la nuova
convocazione del tavolo ministeriale al Mimit: il 20 novembre
prossimo alle 15:30.
"Fabbrica pressoché ferma a Melano con adesione altissima
delle linee produttive. L'azienda deve dire chiaramente che le
produzioni, le funzioni ed i livelli occupazionali saranno
garantiti sul territorio. E dopo questa grande mobilitazione
delle lavoratrici e dei lavoratori, l'azienda presenti il piano
industriale nei perimetri del golden power promessa dal
governo", le dichiarazioni di Pierpaolo Pullini, componente
della segreteria provinciale della Fiom, nonché responsabile per
il distretto economico produttivo di Fabriano. "Nel corso
dell'ultimo confronto al Mimit ci aspettavamo qualche
indicazione in più da parte dell'azienda, che ci ha
semplicemente illustrato la situazione generale del mercato del
bianco in Europa, insistendo sulla concorrenzialità cinese, ma
tutte cose che sapevamo già", prosegue Pullini. Dichiarazioni
contestate dai sindacati, in particolare dalla Fiom tanto da
proclamare lo sciopero di 4 ore da articolare separatamente per
ciascun territorio. Oggi, si è svolto a Fabriano.
"L'azienda ha prospettato chiusure annunciate di fatto negli
scorsi mesi, a causa della riduzione del 50% dei volumi
produttivi per la concorrenza con il mercato asiatico, di
perdite consistenti di utili anche nel 2024 e dell'utilizzo di
meno del 40% della capacità installata degli stabilimenti
italiani", conclude Pullini, ribadendo che nel vertice del 20
novembre, "l'azienda deve presentare il piano industriale".
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