All'interno del programma natalizio
'Ancona che brilla', lungo Corso Carlo Alberto, di fronte alla
chiesa, sabato 21 dicembre a partire dalle 16:30 andrà in scena,
a cura della Parrocchia Sacra Famiglia, un viaggio emozionante
verso la Betlemme di duemila anni fa. L'iniziativa, patrocinata
dal Comune di Ancona, è organizzata dai Salesiani di Ancona, con
il supporto dei Pasquellanti Anconetani, che porteranno canti e
melodie della tradizione marchigiana. A loro si uniranno il coro
dei bambini della parrocchia e quello della comunità peruviana,
offrendo un repertorio musicale che spazia tra culture e
generazioni.
Il Presepe Vivente vedrà la partecipazione di cento figuranti,
composti da famiglie e giovani che frequentano l'oratorio e che
hanno deciso di mettere a disposizione il loro tempo e talento
per realizzare questa rappresentazione. Accanto a loro, anche
tanti volontari esterni si sono uniti all'iniziativa,
contribuendo a rendere l'evento un momento di vera
collaborazione comunitaria.
I visitatori potranno immergersi nell'autentica atmosfera del
presepe grazie alle numerose botteghe artigianali allestite
lungo il percorso. Ogni bottega offrirà una finestra sul
passato, tra mestieri antichi e prodotti tipici, creando un
ambiente vivo e coinvolgente che farà rivivere la magia della
Natività. "L'iniziativa proposta dall'oratorio dei Salesiani e
patrocinata dal Comune - spiega l'Assessore al Volontariato
civico, Marco Battino - è giunta al secondo anno e consente di
coinvolgere molti giovani di tante nazionalità differenti e
contribuisce non solo a rivitalizzare il quartiere, ma anche e
soprattutto a rendere unita e coesa la comunità, che qui può
trovare un luogo di incontro e dover poter sviluppare nuove
amicizie e relazioni".
Alle 19.00 si terrà la Santa Messa. A seguire è previsto
l'arrivo dei Magi.
"Organizzare un Presepe Vivente in una città come Ancona e in un
luogo come Corso Carlo Alberto assume un significato profondo.
Qui convivono persone di culture e religioni diverse, una
ricchezza che rende l'evento ancor più speciale. Il Presepe
Vivente diventa così un simbolo di accoglienza e dialogo, un
ponte tra tradizioni che unisce anziché dividere" commentano gli
organizzatori, che hanno pensato ad un presepe che parli di
integrazione.
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