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Ancona, approvato il Bilancio di previsione 2025-2027

Ancona, approvato il Bilancio di previsione 2025-2027

Silvetti: 'Affrontiamo un anno impegnativo"

ANCONA, 09 gennaio 2025, 18:59

Redazione ANSA

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E' stato approvato dal Consiglio comunale il bilancio di previsione 2025-2027 del Comune di Ancona, che ammonta a 143 milioni di euro, incluse le spese finanziate da entrate vincolate, la spesa corrente, compreso il rimborso delle rate dei mutui. Un bilancio per "affrontare un anno impegnativo" ha detto il sindaco Daniele Silvetti perché dovrà tenere conto "dei processi di riforma in atto che avranno ricadute anche sul nostro territorio".   Il documento di programmazione approvato, tiene conto, ha sottolineato il Primo cittadino, "di una città in forte trasformazione demografica, una città che presenta grandi novità dal punto di vista delle diversità culturali determinate dalla presenza del porto" e che impongo "un diversi approccio sociale legato alle diversità socio-demografiche".
    Un bilancio "perfettamente in equilibrio capace di continuare a affrontare quel disavanzo tecnico, di 50 milioni, che dal 2016 lo accompagna" e costa ogni anno 1,5 milioni, ha spiegato il vice sindaco e assessore al Bilancio Giovanni Zinni, assicurando che "nessun servizio essenziale e ai cittadini sarà tagliato"; però è un "bilancio aperto" che vedrà affluire anche nuove risorse legate a grandi eventi per i quali saranno trovate sponsorizzazioni, in particolare per la cultura e lo sport.

 “Sono particolarmente soddisfatto per l’approvazione di questo bilancio – ha dichiarato Silvetti – che in condizioni non favorevoli per gli enti locali ha saputo garantire il rispetto delle linee guida di mandato. La realizzazione di opere strategiche in termini di lavori pubblici con cui ridisegneremo il volto della città in centro e in periferia dimostra il forte impulso di cambiamento che stiamo dando al nostro capoluogo. Manteniamo inalterati i servizi, senza tagli, sia in ambito sociale sia in ambito scolastico. Abbiamo inoltre recepito tutte le indicazioni degli operatori commerciali volendo ridare impulso al commercio cittadino che vive una congiuntura particolarmente difficile”.

    Zinni prevede comunque "3-4 variazioni nel corso del 2025" che saranno frutto "di concertazione permanente con le forze sociali e produttive della città". Ma "prima verranno i servizi essenziali, le obbligazioni contrattuali e i doveri poi le scelte politiche" ha assicurato.  Importanti saranno gli aspetti urbanistici con i numerosi beni immobili che saranno interessati da trasformazioni e cambi d'uso e una programmazione che tiene conto delle trasformazioni, come quella del piano del porto che determinerà zone di interazione Porto-città, ma anche l'evoluzione urbana della mobilità, e le interazioni per il collegamento delle infrastrutture in via di realizzazione.

 La parte del leone la fanno le spese per il personale dell'amministrazione (che aumenterà di circa un milione di euro, anche per effetto del rinnovo contrattuale) e le manutenzioni.
 Dal punto di vista delle opere pubbliche nel 2025, però, Ancona potrà contare su importanti fonti di finanziamento di oltre 60mila euro - ha spiegato l'assessore Stefano Tombolini - tra trasferimenti dello Stato, Pnrr, alienazione di beni immobili ma anche project financing".  Nel capitolo entrante, Zinni ha segnalato anche la rimodulazione di alcune tariffe, come ad esempio quelle cimiteriali e la tariffa media delle zone blu; l'efficientamento dell'attività di recupero dell'evasione con il miglioramento della capacità di riscossione.

    Dalle opposizioni sono molte le obiezioni sollevate sul bilancio di previsione definito, dalla capogruppo Pd Susanna Dini frutto di una "grande confusione che ha regnato nella formazione del documento di bilancio". La dem contesta che si parli di "bilancio aperto" quando invece si tratta di "mancanza di programmazione". La previsione del Pd è che "ci si troverà a spendere più di quanto previsto". Con un "aumento delle spese correnti" e il taglio di benefici ai cittadini "come gli aiuti per gli affitti".     Critiche sono state avanzate dal consigliere Giacomo Petrelli (Pd) che nel bilancio non vede "nè coraggio nè scelte ambiziose" e ha sottolineato "le risorse che il governo si riprende o che ci impedisce di spendere". A proposito delle spese per i grandi eventi, in particolare per il Capodanno, ha criticato l'uso degli oltre 200mila euro per uno spettacolo che "doveva essere usati per aiutare le famiglie". 
   

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