Slogan e striscioni in piazza
Roma per chiedere al Comune un Consiglio grande sul progetto di
ponte Garibaldi. E' quanto andato in scena nel pomeriggio di
oggi, a Senigallia (Ancona) mentre nell'aula consiliare, che si
affaccia sulla stessa piazza, la politica discuteva della
possibilità di aprire il dibattito alla cittadinanza.
Cittadinanza che, attraverso alcune associazioni di tutela
del patrimonio storico, artistico e ambientale di Senigallia
("Italia Nostra", "Gruppo Società Ambiente", "Confluenze",
"Archeoclub d'Italia" e "Amici della foce del fiume Cesano") ha
cercato di far sentire la propria voce. "Un altro ponte è
possibile", "Sindaco vogliamo parlarne?", "9.000 firme lo
chiedono": sono le richieste alla maggioranza cittadina accusata
di aver tenuto un profilo troppo basso in materia di trasparenza
e partecipazione. L'appello è a "che non si perseveri con un
progetto che rappresenta uno sfregio al paesaggio urbano storico
della città".
"Sul progetto del nuovo ponte Garibaldi - spiegano le
associazioni - di fronte cioè a problematiche che toccano
l'immagine e la storia della città, e che richiedono un ampio
confronto di idee e un approccio multidisciplinare, è
estremamente opportuno e necessario, oltre che politicamente
corretto, aprire un confronto pubblico: sentendo opinioni,
valutando esperienze e coinvolgendo professionalità".
Associazioni e cittadini hanno anche annunciato di voler dare
ancora vita a questa battaglia: "la maggioranza dei cittadini
senigalliesi - sostengono - la pensa come noi".
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