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Aggressioni a sanitari, 'rafforzare sorveglianza e allertamento'

Aggressioni a sanitari, 'rafforzare sorveglianza e allertamento'

Saltamartini, priorità sicurezza. Cesetti, mantenere le promesse

ANCONA, 18 marzo 2025, 17:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per far fronte alle aggressioni ai sanitari, "ho dato disposizioni alle Aziende di prevedere la tutela legale per gli operatori, il rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza e di allertamento delle forze dell'ordine".
    Così il vice presidente della giunta e assessore a Sanità e Sicurezza della Regione Marche, Filippo Saltamartini, nell'Aula del Consiglio regionale.

La questione è stata portata in aula dal consigliere regionale dem Fabrizio Cesetti secondo cui "occorre che la Regione investa di più su prevenzione e sicurezza.

Più personale e controlli nelle strutture e tutela legale per gli aggrediti. Presto una proposta di legge ad hoc"..
    "La sicurezza degli operatori sanitari - ha risposto Saltamartini - è una priorità per questo ho dato disposizioni alle Aziende di prevedere la tutela legale degli operatori aggrediti, di rafforzare i sistemi di videosorveglianza e la dotazione di dispositivi per allertare tempestivamente le forze dell'ordine in caso di pericolo".
    Il vice presidente ha ricordato "l'inasprimento delle pene, operato dal governo centrale e l'introduzione della flagranza differita con arresto entro 48 ore". Inoltre, "la circolare emanata dal ministro dell'Interno per chiedere alle prefetture la presenza di operatori di polizia nelle strutture ospedaliere".
    "Gli operatori sanitari rappresentano un bene inestimabile e vanno tutelati mettendo in campo tutte le azioni possibili - ha proseguito Saltamartini - per questo stiamo lavorando affinché possano sentirsi al sicuro nell'espletamento del loro lavoro e anche per garantire la sicurezza degli utenti che afferiscono negli ospedali". Saltamartini ha ribadito di aver chiesto al Ministero dell'Interno e alle Prefetture "un rafforzamento dei presidi di polizia presenti nelle strutture ospedaliere, con un prolungamento anche in orario notturno".
    "Dopo le recenti violenze nelle strutture sanitarie delle provincia di Macerata e a oltre cinque mesi dall'aggressione subita dalla operatrice socio sanitaria avvenuta presso l'ambulatorio di Oculistica all'ex Inam di Fermo, - osserva Cesetti - il Consiglio regionale ha finalmente discusso il caso delle aggressioni ai danni del personale sanitario" con la sua interrogazione.
    "Reputo positivo l'inasprimento delle pene e delle sanzioni voluto dal governo nazionale per coloro che si rendono protagonisti di aggressioni contro il personale sanitario - afferma l'esponente dem - ma è chiaro che ciò non può essere sufficiente per garantire condizioni di totale sicurezza per medici, infermieri e operatori socio sanitari che ogni giorno si recano al lavoro nei nostri ospedali e, sempre più spesso, vengono fatti oggetto di intollerabili violenze fisiche e verbali".
    "Per stroncare questo fenomeno occorre investire nella prevenzione. - afferma Cesetti - E credo che su questo fronte la Regione Marche, attraverso i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Sanitarie Territoriali, sia chiamata a dare un contributo maggiore di quello offerto fino a oggi, come peraltro auspicato dall'assessore Saltamartini. In particolare penso a un'intensificazione e a un potenziamento delle attività di controllo con l'impiego di più personale delle forze dell'ordine e un maggiore utilizzo di telecamere e spy cam per scoraggiare i malintenzionati e, se necessario, per permetterne la rapida identificazione".
    "Sarebbe inoltre importante che la tutela legale per gli operatori sanitari fatti oggetto di violenze promessa dall'assessore Saltamartini, - conclude Cesetti - per una volta non restasse una generica boutade, ma venisse appositamente normata attraverso uno specifico intervento legislativo. A tal fine mi farò promotore di una specifica proposta di legge per istituire un fondo per la tutela legale di ogni operatore aggredito".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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