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Mangialardi, interrogazione per ripristino piante Portonovo

Mangialardi, interrogazione per ripristino piante Portonovo

Dem al sindaco, "promozione non va anteposta tutela territorio"

ANCONA, 08 ottobre 2024, 17:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Silvetti sbaglia, la promozione turistica non può essere anteposta alla tutela del territorio".
    Lo afferma il vicepresidente dell'Assemblea legislativa delle Marche, Maurizio Mangialardi (Pd) che presenta un'interrogazione alla giunta regionale per chiedere il "ripristino delle piante abbattute e un impegno affinché quanto avvenuto non si ripeta".
    "Il sindaco Silvetti sbaglia: - scrive l'esponente dem - la promozione dell'immagine della città va sicuramente bene, ma non può e non deve essere anteposta alla tutela del territorio.
    Anzi, le due cose non possono essere neppure messe sullo stesso piano. Lo so per esperienza, perché durante i miei dieci anni da sindaco a Senigallia, la Spiaggia di Velluto è stata più volte palcoscenico di importanti produzioni cinematografiche; tuttavia, mai è stato permesso che l'allestimento di un set comportasse l'alterazione permanente o addirittura il danneggiamento del patrimonio paesaggistico o culturale".
    "E poi, è francamente discutibile che l'abbattimento di alberi in un'area tutelata - prosegue - sia stato autorizzato solo per girare poche scene del film, specialmente se, come suggerito dal circolo Pungitopo di Legambiente, tali esigenze artistiche potevano essere soddisfatte con l'impiego di tecnologie 3D. Forse anche la società cinematografica avrebbe dovuto mostrare maggiore sensibilità, perché se è vero che da un lato il film gioverà sicuramente alla promozione turistica di Ancona, dall'altro Portonovo rappresenta un indubbio valore aggiunto per la produzione. E ciò richiede rispetto da parte di tutti".
    L'esponente del Pd "non è convinto neppure degli interventi di ripristino promessi dal Comune di Ancona e dall'Ente Parco".
    "Il presidente Acquaroli - continua Mangialardi - venga in Consiglio regionale a spiegare come l'Ente Parco e il presidente Conte da lui nominato abbiano potuto permettere tutto ciò e se sia stato espresso il parere in merito al taglio degli alberi da parte della Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri. Ma soprattutto vogliamo sapere come si intende rimediare al danno creato. Io credo che occorra subito l'immediato ripristino delle piante abbattute e adeguate compensazioni, ma serve anche un impegno chiaro da parte della Regione Marche e del Comune di Ancona affinché quanto accaduto non si ripeta più".
    "Non vorrei che dietro questo sfruttamento mediatico di Portonovo si celino altri intenti, - conclude il vice presidente del Consiglio regionale - tra cui quello di stravolgere la sua identità naturalistica e largamente incontaminata per progettare qualcosa di sempre più esclusivo e lucroso a vantaggio di pochi, che inevitabilmente porterebbe a sottrarre agli anconetani la loro perla".
   

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