In Consiglio regionale il ricordo
della figura del medico eroe Carlo Urbani anche con un brano, in
sua memoria, dal titolo "Carlo cuor di coraggio", scritto da
Roberto Vespasiani, ed eseguito in aula dal gruppo "Gli amici
dello zio Pecos".
Nell'Aula dell'Assemblea regionale si è celebrata la seduta
aperta per la Giornata "Carlo Urbani", organizzata in
ottemperanza della legge regionale n.
42 del 3 agosto 2020, dedicata al microbiologo di Castelplanio (Ancona) che diede un contributo fondamentale alla lotta alla Sars, morto nel 2003 in conseguenza della malattia contratta durante una sua missione professionale in Vietnam.
Tra gli intervenuti Luca Urbani,
figlio di Carlo Urbani, e cooperante con varie ong,
vicepresidente dell'Aicu (Associazione italiana Carlo Urbani: ha
invitato a "un ricordo non statico e formale, ma vivo e in grado
di far muovere le coscienze".
Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha
ricordato Urbani come "un medico di straordinaria competenza, ma
soprattutto un uomo guidato da una missione". "Una missione - ha
evidenziato - che lo ha portato ad affrontare sfide globali, pur
sapendo dei rischi e dei pericoli ai quali si esponeva". "Con il
suo impegno incessante - ha concluso Latini - ha portato la
speranza a chi ne aveva più bisogno, facendo della sua vita una
testimonianza di altruismo e dedizione, ricordando a tutto il
mondo l'importanza di lavorare insieme per una causa comune: la
tutela della salute di tutti, senza distinzioni sociali ed
economiche".
Nell'Aula si sono alternate riflessioni e testimonianze in
ricordo di Carlo Urbani. Il sindaco di Castelplanio, Giuseppe
Montesi che lo ha definito "figura emblematica e rappresentativa
della lotta alle diseguaglianze, capace di battersi per un
accesso universale alle cure".
In videocollegamento la dottoressa Manuela Petino, medico e
consigliera Aicu (Associazione italiana Carlo Urbani) ha
ricordato il "senso di giustizia che emanava dalle sue parole e
dalle sue azioni".
Di "eroe del quotidiano cha ha lavorato fino all'ultimo con
coraggio" ha parlato Donatella D'Amico, Direttore dell'Ufficio
scolastico regionale, che ha riscontrato l'impatto forte di
Urbani nelle riflessioni, nei lavori e negli elaborati
presentati dagli studenti delle scuole che hanno partecipato al
"Premio scolastico giornalistico Carlo Urbani".
Roberto Gigli, direttore del Museo di Castelplanio dedicato
al medico della Sars, ha sottolineato il valore immenso del
lascito di Carlo Urbani. "Un lascito - ha affermato - che
intendiamo valorizzare anche all'interno di un museo in continua
evoluzione".
Il vicepresidente della Giunta regionale, Filippo
Saltamartini, ha chiamato in causa l'Eneide di Virgilio per
definire Carlo Urbani, "per un nome così grande nessuna lode
sarà mai pari".
Spazio poi alla premiazione delle scuole vincitrici del
"Premio scolastico giornalistico Carlo Urbani" 2025, che hanno
presentato in aula i loro progetti e i loro lavori tra cui anche
alcuni video.
A seguire l'intervento del professor Carlo Torti, direttore
del dipartimento "Sicurezza e Bioetica" dell'Università
Cattolica del Sacro Cuore di Roma, collegato in videoconferenza.
Un ricordo personale del medico, profondo e toccante, culminato
con l'auspicio che "il messaggio lungimirante di Carlo possa
arrivare ai potenti del mondo".
Le conclusioni della parte di seduta aperta del Consiglio,
sono state affidate al presidente della Giunta regionale
Francesco Acquaroli che ha definito Carlo Urbani "esempio di
caratura mondiale". La seduta aperta per la Giornata "Carlo
Urbani", organizzata in ottemperanza della legge regionale n. 42
del 3 agosto 2020, è stata accompagnata dagli intermezzi
musicali del gruppo "Gli amici dello zio Pecos" che hanno
eseguito anche il brano dal titolo "Carlo cuor di coraggio",
scritto da Roberto Vespasiani, in memoria di Carlo Urbani.
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