Il 48/o anniversario del terremoto
del Friuli è stato ricordato dal commissario straordinario alla
ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli, come "una pagina
drammatica che ha segnato profondamente il nostro Paese".
"La fase post-siSma del Friuli - ha aggiunto Castelli - pose
le basi per la nascita del Servizio nazionale di Protezione
civile nel 1981". "Per la prima volta furono individuati gli
organi ordinari - ministro dell'Interno, prefetto, commissario
di governo nella Regione, sindaco - e straordinari della
Protezione civile", ha detto ancora il commissario. "Inoltre -
ha aggiunto - grazie all'intuizione di Giuseppe Zamberletti,
furono disciplinate le varie competenze".
"L'esperienza post sisma Friuli è stata un passaggio
fondamentale per la creazione di un sistema organizzato di
Protezione civile in Italia, un modello unico al mondo che vede
lavorare fianco a fianco uomini e donne operativi, di scienza e
del volontariato", ha sottolineato il commissario. Un impegno -
ha proseguito il commissario - decisivo per i processi di
ricostruzione nelle aree colpite da calamità come quella del
cratere 2016. Un processo al
quale il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del
Mare e i capi dipartimento Fabrizio Curcio (Protezione civile) e
Luigi Ferrara (Casa Italia), stanno contribuendo in modo
sostanziale, con professionalità e dedizione. L'obiettivo comune
è ricostruire bene e nel minor tempo possibile superando quelle
procedure e passaggi che impediscono o rallentano i processi".
Castelli ha ricordato che le linee operative del governo e le
esperienze fin qui maturate dai commissari straordinari saranno
il focus di un convegno internazionale che si terrà a Roma a
metà maggio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA