Non è il tribunale di Aosta, ma
quello di Campobasso, a essere competente territorialmente nel
processo per evasione fiscale a carico di Marco Oreste Bianchi
Milella (69), figlio di Maria Angiolillo, la 'regina' dei
salotti romani, morta nel 2009 e seconda moglie del senatore
Renato Angiolillo, fondatore ed editore del giornale 'Il Tempo'
di Roma. Lo ha stabilito il giudice monocratico del tribunale di
Aosta Maurizio D'Abrusco, accogliendo la richiesta della difesa
dell'imputato nella prima udienza del procedimento penale.
Per il Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza
di Aosta, quando era residente a Pré-Saint-Didier (Aosta),
Bianchi Milella non aveva dichiarato 6,7 milioni di euro. Cifra
che corrisponde, secondo una perizia, al valore minimo (54
milioni quello massimo) stimato del 'Tesoro Angiolillo', di cui
in base alle indagini della procura di Roma si era appropriato
indebitamente ai danni dei tre figli del senatore.
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