Titolari di imprese edili, agricole e commerciali, 29 in tutto, denunciati dai Carabinieri di Isernia nell'ambito di un'indagine contro il caporalato. L'attività, predisposta dal Comando Interregionale Carabinieri "Ogaden" di Napoli, ha visto l'impiego di tutte le Stazioni, dei Nuclei Operativi e Radiomobile, del Nucleo Investigativo provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia. "I lavoratori a nero erano spesso costretti a turni di lavoro massacranti, non adeguatamente retribuiti e ridotti quasi in uno stato di schiavitù". I reati contestati ai denunciati vanno dalla intermediazione illegale allo sfruttamento lavorativo, fino alle violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. "In un caso, 3 persone responsabili di un'impresa agricola, pagavano gli operai venti euro per quattordici ore consecutive nei campi mentre, in un altro, altre tre persone responsabili di una struttura di accoglienza per profughi, sfruttavano gli extracomunitari ospiti".
Dall'inizio dell'anno sono complessivamente 90 le persone denunciate in operazioni dell'Arma dei Carabinieri in provincia di Isernia a tutela dei lavoratori, ottantadue le attività imprenditoriali in cui sono state riscontrate irregolarità, cinquanta i lavoratori a nero segnalati e di oltre mezzo milione di euro il valore complessivo delle sanzioni contestate durante i controlli.
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