Settantacinque anni fa i nazisti uccisero, per rappresaglia, il
podestà di Fornelli (Isernia) Giuseppe Laurelli e altri cinque
fornellesi: Giuseppe e Vincenzo Castaldi, Celestino e Domenico
Lancellotta e Michele Petrarca.
Il paese oggi ha ricordato l'eccidio con una solenne
cerimonia che ha avuto più momenti, fino alla commemorazione nel
luogo in cui furono uccisi, per impiccagione, nella frazione di
Castelcervaro. Tutto avvenne dopo l'esplosione di una bomba
contro due soldati tedeschi che razziavano nei casolari del
paese. Uno di loro rimase ucciso, l'altro si salvò raccontando
l'accaduta. Da qui la rappresaglia, dovevano morire 10
fornellesi, ma il podestà si immolò salvandone quattro.
Il sindaco, Giovanni Tedeschi, ha ricordato che il comune,
insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare, ha
intentato una causa, aperta al Tribunale di Isernia, per
ottenere il risarcimento danni dalla Germania per l'eccidio del
4 ottobre 1943. Oltre al Comune, anche i familiari delle vittime
si sono costituiti parte civile.
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